Janare al mare Cultura
Qui dal mare escono le janare, megère di notte e belle ragazze di giorno, rubano barche ai pescatori e cuori ai turisti, e noi le acchiappiamo! Me l’hanno detto con qualche sorriso furbo a Praiano sulla costiera amalfitana, dove immaginano che in materia noi beneventani siamo maestri. Figuriamoci. A Benevento purtroppo ci accontentiamo di confondere le janare con le streghe della leggenda del noce e con le fattucchiere che mettevano tre gocce d’olio vergine nell’acqua di un piatto. Ma di tutte non sappiamo che farcene.
E c’è di più. Prima ancora che i soliti ‘competenti del bene comune’ ne facessero comizi al bar, a Praiano maggioranza e opposizione si sono accordate in consiglio comunale sul Progetto Natur-Arte sostenuto da una Cassa per Contributi Locali, a cui migliaia di persone inviano denaro con cui fanno di tutto. In quel borgo di mare aggrappato alla montagna, grandi artisti traducono janare e sirene in coloratissime ceramiche e le collocano qua e là tra le case bianche con balconi fioriti e terrazze di limoni. Per adesso sono otto gli ‘itinerari stregati’, puntualmente prenotati dai turisti con guide specializzate, illustrati da un sito web e da una originale app per tablet e smartphone. Così ha preso un fascino tutto nuovo Praiano, gioiello esclusivo sul mare blu, patrimonio Unesco dell’umanità insieme ad Amalfi, Ravello, Positano.
Per me dipende dal senso civico diffuso, dalla capacità collettiva di inventare progetti: discutiamo a cronometro, mai oltre le otto di sera, perché c’è un tempo per organizzare la casa di tutti e un tempo per godersela, mi ha detto una consigliera comunale mentre eliminava con calce viva da un muro qualche firmetta quasi invisibile di ragazzi innamorati… qui tutti esprimiamo il nostro pensiero senza vomitarci addosso.
Sta di fatto che i turisti, incantati da janare sante e oscene sui pannelli di ceramica sparsi per vicoli e scalinatelle, chiamano Praiano il paradiso delle streghe! Che credevamo fosse Benevento…
ELIO GALASSO