La Democrazia Cristiana nel Sannio: mezzo secolo di memorie e valori Cultura
La recente presentazione del volume 50 anni di Democrazia
Cristiana nel Sannio, scritto da Roberto Costanzo e Antonio Coletta, ha
rappresentato non solo un'occasione per rievocare mezzo secolo di vicende
politiche locali, ma anche un momento di riflessione sul ruolo profondo che la
DC ha avuto nella costruzione del tessuto civile e democratico del Sannio.
Nato dalla volontà di colmare un vuoto storiografico, il
libro raccoglie testimonianze, analisi e racconti che attraversano il periodo
che va dal secondo dopoguerra fino al tramonto del partito nel 1994. Il lavoro
è il risultato di una lunga opera di ricostruzione e confronto tra generazioni
che hanno vissuto, animato o osservato dall'esterno il percorso del partito
scudocrociato nel territorio beneventano.
La presentazione è stata coordinata da Tommaso Paulucci, ultimo segretario provinciale della Democrazia Cristiana, che ha introdotto la serata ricordando episodi di vita politica del partito e citando tanti amici e sostenitori che hanno fatto la storia del Democrazia Cristiana nel Sannio.
Durante l'incontro di presentazione, il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha offerto uno spaccato vivido della stagione in cui, giovane dirigente della terza leva democristiana, contribuì a rinnovare linguaggi e metodi, spesso portando all'interno del partito istanze innovative e talvolta controcorrente. Mastella ha ricordato con orgoglio il fermento degli anni '70, in cui il confronto tra tradizione cattolica e spinta riformista fu motore di crescita politica e culturale.
E' intervenuto poi Giovanni Zarro soffermandosi su quanto ha fatto la Democrazia Cristiana che ha saputo rinnovare l'Italia dopo che l'aveva ereditato nel dopoguerra povera e distrutta. A livello locale la DC ha fatto molto. L'Università e il Piano Industriale e il Piano Regolatore non si sarebbero mai realizzati senza l'impegno forte della DC.
Roberto Costanzo, memoria storica della politica sannita e testimone diretto delle origini della DC nella provincia, ha riportato alla luce episodi fondanti come l'intervento di Gianbattista Bosco Lucarelli nel 1944, primo seme di una lunga esperienza popolare e pluralista. Ha poi reso omaggio a figure centrali del partito, tra cui Raffaele Delcogliano, simbolo di un impegno civile tragicamente interrotto dalla violenza politica.
Antonio Coletta, coautore del volume, ha raccontato il proprio percorso personale, inizialmente distante dalla cultura democristiana, ma poi progressivamente riconciliatosi con la complessità di quel mondo politico. Il suo contributo alla scrittura nasce proprio dalla necessità di superare i pregiudizi del passato, riconoscendo nella DC una forza che ha saputo garantire stabilità e sviluppo in un'epoca cruciale per il Mezzogiorno.
L'evento ha visto anche l'intervento della giornalista ed editrice Maria Gabriella Fuccio, che ha evidenziato l'importanza di restituire dignità e visibilità alle esperienze locali troppo spesso trascurate dalla narrazione storica nazionale. La sua casa editrice ha scelto di sostenere il progetto proprio per valorizzare un patrimonio culturale e politico che appartiene all'identità profonda del Sannio. Più che un'operazione nostalgica, il volume si propone come strumento per comprendere il presente attraverso la lente della memoria.
Perché raccontare la storia della DC in queste terre significa anche interrogarsi sul futuro della politica, sull'eredità dei valori popolari e sulla possibilità di coniugare fede, modernità e partecipazione.