L'affascinante mondo del profumo Cultura

Il profumo: inebriante, evocativo, impalpabile…

Coco Chanel amava dire: “Il profumo è l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza”.

Del magico e affascinante mondo delle fragranze se ne è parlato in un incontro organizzato dall’Auser Filo d’Argento di Benevento, presso la Sala Cesvolab di Viale Mellusi.

Lucia De Francesco, presidente del sodalizio ed impeccabile “padrona di casa”, ha sottolineato - ad un pubblico estremamente attento - come il profumo sia un elemento basilare ed imprescindibile della vita di ognuno, indossato soprattutto in momenti particolari della propria vita.

Del resto - ha ricordato - una delle primissime cose che abbiamo acquistato con il nostro primo stipendio è stato quel profumo che ci piaceva così tanto”.

La parola, quindi, è passata alla relatrice Petronilla Liucci (Nilla per gli amici), una cascata di riccioli a contornare una mente imprenditoriale, esperta del beauty a tutto tondo e creatrice di magiche fragranze.

Prima che un profumo venga indossato - ha spiegato - a monte c’è un notevole studio che tanti brand oggi fanno ancora con grande difficoltà, perché ultimamente, invece, molti studiano il profumo al computer, cioè, attraverso il digitale vengono acquisiti dei report sui profumi più venduti, si guardano le composizioni - e nemmeno quelle reali, perché non tutta la formula viene sempre depositata - così si cominciano a fare calchi su calchi... Negli ultimi 15 anni, ahimè, questa pratica si è notevolmente diffusa e parecchie aziende - coperte da una legislazione un po’ “flessibile” - hanno inserito grosse quantità di petrolati nei loro profumi, con il risultato di avere basi più o meno simili a cui sono state aggiunte queste sostanze inorganiche”.

I petrolati, lo dice la parola stessa, sono composti che derivano dalla raffinazione dei petroli.

Il petrolato in un profumo - ha chiarito la Liucci - serve ad enfatizzare la nota importante floreale. Si mette meno base organica del profumo e più petrolato, perché quando lo si spruzza viene avvertita molto la fragranza, che poi alla fin fine svanisce, cioè il profumo lo senti lì per lì, ma dopo non persiste. I petrolati possono dare problemi di macchie e irritazioni, tendenzialmente inoltre creano anche complicazioni asmatiche, ecco perché alle volte si sente dire da qualcuno: sono diventata allergica al profumo!”.

Capitolo profumo e ormoni.

Forte di un eloquio affascinante, al pari dell’argomento trattato, Petronilla Liucci ha aggiunto: “Quando un profumo dà fastidio, magari fa venire anche il mal di testa, è perché in quel momento quell’essenza ha squilibrato l’ipotalamo e ha dunque innescato un certo malessere. Il nostro sistema ormonale è delicatissimo e diversi sono gli studi scientifici che parlano degli effetti endocrinologici delle essenze. Pertanto, quando si acquista un profumo lo si dovrebbe appena annusare e se ci fa sentire subito bene prenderlo, altrimenti è meglio allontanarsi. Questo vale sia per le donne che per gli uomini. Il profumo sulla pelle varia a seconda della nostra stagione ormonale: durante la crescita ormonale, infatti, l’organo pelle assorbe meno e dunque riesce ad amplificare il profumo, così basta metterne poco. Di contro, più siamo in carenza ormonale più assorbiamo la fragranza”.

Un’antica usanza araba era quella di far indossare alle novelle spose - la prima notte di nozze - un profumo al gelsomino, in quanto catturava molto l’attenzione maschile creando così una forte simbiosi.

Le donne romane, invece, impazzivano letteralmente per le essenze profumate e le consideravano più preziose dei gioielli.

Il profumo anticamente non aveva una funzione prettamente frivola, ma veniva usato per curare, per aiutare gli uomini e le donne, per creare un dialogo tra esseri umani e divinità, tanto è vero che c’era una persona preposta che per ognuno sentiva, annusava l’odore della pelle e quindi tirava fuori la miscela profumata ad hoc.

Petronilla Liucci non è solo colei che per tanti anni ha lavorato esclusivamente nel mondo della bellezza, ma è anche una moglie e una madre che già da svariati anni coltiva un’altra sua grande passione: lo studio dell’archeologia ed in particolar modo tutto ciò che riguarda la dea Iside, il cui culto egizio attecchì profondamente a Benevento ed in tutto il Mediterraneo tra il I ed il II secolo avanti Cristo.

Ebbene, unendo insieme l’una e l’altra passione ha dato forma - con non pochi sacrifici - ad un suo sogno: EA, eau de parfum.

EA, ossia “ella” in latino: “L’ho chiamato così - ha detto la Liucci - perché come si fa a definire una dea”, è il frutto di dodici anni di studio, con l’intento di promuovere il nostro territorio, “Nell’unico modo che mi sembrava più celebrativo”, ha rimarcato.

Anche se il più grande rammarico dell’imprenditrice è quello di non aver potuto realizzare il profumo in Campania, né per quanto riguarda la formula (concretizzata a Firenze), né per ciò che concerne l’etichetta (realizzata in 2d a Carpi).

L’etichetta raffigura Iside pelagia e l’eau de parfum - rigorosamente organica così da non dover essere diluita ed in modo tale da poter evitare i conservanti - è racchiusa in un sacchettino di seta (perché tutti i profumi organici temono la luce) e viaggia con un piccolo libricino in italiano ed inglese dal titolo “A Iside Regina - I Culti Egizi a Benevento” della professoressa beneventana Giovanna Lombardi, pubblicato da Valtrend Editore.

EA, come detto, è il nome del profumo e fa parte del brand denominato “La Pelagia”, attualmente gode del brevetto italiano, ma a breve la registrazione del marchio sarà estesa anche all’Europa.

Essendo un profumo di nicchia e soprattutto rientrante in un contesto culturale lo si può acquistare - per espresso volere di Petronilla Liucci - solo tramite il sito www.lapelagia.it, o nei bookshop museali.

Particolare la piramide olfattiva di EA: nelle note di testa alcuni estratti ottenuti dagli agrumi, le note di cuore sono costituite dalla rosa damascena, sacra alla dea Iside, e dal gelsomino sambac, completano la miscela le note di fondo composte da un mélange di ambra grigia, benzoino e una rara essenza di sandalo orientale.

Ultima chicca: EA essendo una eau de parfum organica si può anche spruzzare nell’acqua della vasca da bagno, così da rendere la pelle profumata a lungo, oppure inserirne un po’ quando si effettua l’ultimo risciacquo dei capelli per renderli più odorosi.

Dopo questi suggerimenti - ha chiosato Lucia De Francesco - ci profumeremo con più grazia”.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it 

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