Ma non ci saranno troppe streghe in giro? Cultura

Quando nel 2001 uscì il mio libro, edito da Realtà Sannita, Santi spiriti streghe e altre figure della storia e del folclore beneventano, un signore mi disse: “Ma come? Una ragazza come te si mette a scrivere queste cose?”. Intendeva dire che non erano argomenti degni di una donna morigerata e costumata. Parlare di streghe? Che orrore! Pe giunta in una città che per otto secoli è stata sotto il dominio del Papa!

Visto il discreto successo del volume, ormai esaurito da tempo, il compianto direttore di questo giornale, Giovanni Fuccio, mi chiese di inserire, nel sito internet che stava elaborando per il giornale, una sezione che riprendesse i contenuti del libro, un’idea abbastanza pioneristica per l’epoca, io accettai e così, con la collaborazione di un tecnico informatico, creai una pagina che è tuttora visitabile al link: https://www.realtasannita.it/rubriche/streghe/streghe.htm con testi sulle regine del folclore sannita, le streghe o più familiarmente ianare,e le altre creature magiche della tradizione.

L’idea però si rivelò improvvida. In men che non si dica, migliaia di siti copiarono quello che avevo scritto, diffondendolo in rete, senza citare la fonte.

All’inizio cercai anche di arginare il fenomeno, scrivendo mail, intimando di cancellare ciò di cui si erano appropriati o almeno di citare le fonti. Alcuni rispondevano che avrebbero provveduto, altri non rispondevano affatto, ma poi ci fu una risposta che mi fece capire che la mia era una battaglia persa. Infatti, uno dei web master che avevo contattato mi rispose che avrebbe citato volentieri la fonte, se solo si fosse ricordato da dove proveniva ciò che aveva copiato.

Migliaia di siti di stregoneria, tradizioni popolari, magia, esoterismo si erano passati i miei testi, a volte anche rimaneggiandoli, traducendoli in altre lingue, in modo che ormai era impossibile controllare il flusso di notizie. Se questo furto di idee era seccante da un lato, dall’altro aveva contribuito a diffondere le mie ipotesi sulleleggende magiche di Benevento. Infatti, un autore americano di New York, John B. Marciano, attratto da quanto aveva letto sulla città, venne per quindici anni di seguito a passarvi le vacanze, realizzando poiuna bellissima saga, dal titolo The witches of Benevento, sei libri illustrati per bambini editi dalla Penguin Random House, e che interpretano in modo preciso e intelligente le atmosfere magiche della nostra città.

Il caso ha voluto che John ed io ci conoscessimo nel 2018, in occasione della presentazione del primo volume della sua serie tradotto in italiano per le Edizioni Primavera. Quando ci rivedemmo l’anno seguente, per un progetto curato insieme alla collega prof.ssa Elena Intorcia, John Marciano mi donò il sesto libro della saga da lui ideata, fresco di stampa, dedicato proprio a me, riconoscendo nel mio libro la fonte delle sue storie.

Nel 2013, una giovane documentarista, Francesca Gerardo, mi intervistò, per realizzare un video: A uno a uno le fil' cuntavano (https://www.youtube.com/watch?v=rmDripfGZdw&ab_channel=CAATBN), dove con altri intervistati si cercava di narrare la presenza della magia a Benevento.

Nel 2021, un giovane filmaker canadese, Anthony Sarracco, la cui famiglia era originaria di Fragneto Monforte, volle la mia presenza nel suo documentario pluripremiato, dal titolo Malocchio moderno, una ricerca che conduceva per rispondere a una domanda che lo assillava. Come mai, le persone che erano emigrate dal Sannio in Canada, negli anni Cinquanta e Sessanta, pure nella nuova realtà, così lontana dalle loro origini, restavano ancorate a vecchie superstizioni, come il malocchio, tanto da attribuire un comune mal di testa o qualche disgrazia che capitava loro agli “occhi”, la malvagia influenza di qualche vicino o parente invidioso? Solo qualche mese fa, la trasmissione di RAI 1, Origini, del 9 novembre 2024 mandava in onda uno speciale sulla leggenda stregonesca beneventana, anche con alcuni miei interventi.

Il video è recuperabile su https://www.raiplay.it/video/2024/11/Origini---Il-noce-di-Benevento-Unguento-unguento---09112024-07aabc36-f90c-42f0-9477-773f75f2a59c.html

Pare che da questo momento si sia svegliato un rinnovato interesse per le streghe, viste anche come possibile mezzo di sviluppo economico in una città in evidente difficoltà. Addirittura, sono programmati due diversi eventi dedicati alle streghe e all’esoterismo tra marzo e aprile e si è ventilata la realizzazione di un parco tematico (idea non nuova, visto che nel 2021 su queste pagine, l’amico Rito Martignetti lanciava già la proposta di un Parco Letterario del Noce Magico e della Fontana delle Streghe,con la sua associazione Isidea). Oggi sembra che i tempi siano propizi. Ben venga se non si riduce alla solita carnevalata.

PAOLA CARUSO