''Strega Alberti'' espone in maniera permanente sei opere della scuola romana sul ciclo delle Streghe al Museo del Sannio  Cultura

Le opere del ciclo “Le streghe di Benevento ed il Gobbo di Peretola” di proprietà di Strega Alberti Benevento saranno esposte permanentemente nella Sala “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio nel capoluogo sannita, grazie ad un accordo con la Provincia di Benevento.

L’inaugurazione dell’esposizione si terrà il giorno 31 luglio 2020 alle ore 11.00 presso il Museo del Sannio in piazza Giacomo Matteotti.

Interverranno il presidente della Provincia, Antonio Di Maria, il presidente di Strega Alberti Benevento SpA, Giuseppe D’Avino, e la responsabile della gestione Museale Provincia di Benevento, Gabriella Gomma.

Le sei opere, realizzate con oli su tela, sono di:

â–ª Amerigo Bartoli, “Il gobbo punito”;

â–ª Renato Guttuso, “Il Gobbo benificato”;

â–ª Beppe Guzzi, “La danza delle stregae”;

â–ª Mino Maccari, “La gobba segata”;

â–ª Mario Mafai, “Il gobbo arriva a Benevento”;

â–ª Angelo Savelli, “Il laboratorio Stregato”.

Queste opere, commissionate negli anni ‘50 dalla Società agli Autori della cosiddetta scuola romana, sul tema della leggenda del gobbo di Peretola che incontrò proprio le Streghe di Benevento (dal racconto di Francesco Redi), trovarono originaria collocazione all’interno dello storico “Caffè Strega” di via Veneto in Roma: cioè proprio in quella prestigiosa “location” della capitale ove nacque l’idea del Premio Letterario Strega, destinato ben presto a diventare il più importante d’Italia.

Con quelle opere, peraltro, era anche esposta la scultura “Danza delle Streghe sotto il noce di Benevento” di Pericle Fazzini, già donata qualche tempo or sono dalla Società Strega Alberti allo stesso Museo del Sannio.

Va, peraltro, ricordato che il ciclo “Le streghe di Benevento ed il Gobbo di Peretola” verrà esposto nella Sala “Gianni Vergineo”, sebbene su un’altra parete, già da tempo è possibile ammirare anche il ritratto della signora Adele Del Gaizo Alberti di Giacomo Grosso, anch’esso donato dalla famiglia Alberti.

Ci è venuto naturale pensare di ripristinare l’unità semantica rappresentata dalle tele e dalla scultura, attraverso il collocamento delle opere nella stessa sala. Credo che sia un bellissimo modo di festeggiare il 160° anno di attività della Società, che dalla città delle streghe ha mutuato il nome e che qui ha iniziato la sua attività nel 1860”, ha dichiarato l’ingegner D’Avino al momento dell’ufficializzazione del prestito.

Il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, che con un proprio provvedimento ha accolto oggi la volontà della prestigiosa azienda beneventana, autentica eccellenza sannita, e della famiglia Alberti, così profondamente legata alla storia della città, ha espresso loro la sua più viva gratitudine e quella del Consiglio provinciale tutto per l’iniziativa. 

Nella foto d’epoca il Caffè Strega di via Veneto in Roma dove era  esposta la scultura “Danza delle Streghe sotto il noce di Benevento” di Pericle Fazzini