Cup unico tra strutture pubbliche e private, proposte e programmazioni della sanità da Confindustria Benevento Economia

La Sezione della Sanità Privata di Confindustria Benevento ha mappato ed approfondito tutte le principali criticità rilevate dal comparto che potrebbero migliorare le performance del settore.

I punti affrontati riguardano i tetti di spesa ed i budget di struttura, l’autorizzazione a contratti integrativi nell’ambito della specialistica, la possibile osmosi tra le assegnazioni delle singole branche riabilitative, le modalità di fatturazione, l’uniformazione dei criteri di riconoscimento degli esami diagnostici; la risoluzione delle autorizzazioni preventive dei piani terapeutici.

La sanità - chiarisce Filippo Liverini, presidente di Confindustria Benevento - con le sue diverse articolazioni relative alle attività ospedaliere, specialistiche e riabilitative costituisce uno dei comparti più rappresentativi del territorio sia per la presenza di numerose strutture sia per i risvolti che le prestazioni erogate possono avere sulla qualità dei servizi. Recuperare competitività nei settori delle infrastrutture sanitarie e sociali potrebbe offrire una rinnovata opportunità di crescita per i territori più marginali così come ha sottolineato Svimez nella sua ultima pubblicazione. Molto spesso le disfunzioni del settore si trasformano migrazione sanitaria con conseguenti diseconomie per l’intera macroarea di riferimento. Abbiamo in mente numerosi progetti tra i quali, ad esempio, la realizzazione di un CUP unico tra strutture pubbliche e strutture private convenzionate, per una gestione integrata ed efficiente della sanità. Le nostre dimensioni territoriali, si prestano bene a che la provincia di Benevento diventi un territorio sperimentale di best practice. Questo è il messaggio forte che intendiamo lanciare nell'organizzazione, il prossimo marzo, di un importante momento pubblico per una sanità più efficiente”.

Nell’ambito delle nostre attività di programma mappiamo periodicamente le esigenze rilevate da comparto al fine di rappresentare gli interessi del settore nei competenti tavoli regionali di cui siamo componenti attiva - spiega Gerardo Casucci, presidente di Sezione Sanità Privata. Il documento elaborato dalla Sezione potrebbe aprire importanti spazi di miglioramento con conseguenti riflessi positivi sia per le strutture sanitarie che per il territorio. Uno degli aspetti stigmatizzati da quasi tutte le strutture associate riguarda il fatto che da oltre cinque anni i tetti di spesa assegnati sono del tutto insufficienti a garantire il fabbisogno territoriale. La conseguenza è che i budget di struttura terminano molto prima della fine dell’anno non potendo assicurare le prestazioni sanitarie neppure per i pazienti gravi. Su questo e su molti altri punti riteniamo indispensabile un’azione di presidio del territorio al fine di poter garantire efficienza nelle prestazioni e qualità nei servizi”.