Ferraro: ''Miglioriamo i controlli sui cantieri per tutelare le imprese sane'' Economia

Il presidente di Ance Benevento, arch. Mario Ferraro, chiede a gran voce un maggiore dialogo tra chi controlla e chi opera nelle costruzioni, convinto che sia la strada giusta per favorire la sicurezza sui cantieri e assicurare il completamento dei lavori. “Ci costituiremo parte civile nei processi per frode sui bonus”.

Un grande aiuto all’economia, in questo periodo di profonda crisi, viene dal mondo delle costruzioni grazie soprattutto ai bonus: da alcuni considerati una panacea, da altri una droga. Ci aiuti a fare chiarezza.

Innanzi tutto una differenza: un conto è il “super bonus 110”, dove i controlli sono stati tanti e gli illeciti molto pochi; altra cosa sono i cosiddetti “bonus facciate”, dove non c’era bisogno dell’asseverazione, non c’era bisogno di tanti documenti. Detto questo, è chiaro che consideriamo la legge sicuramente innovativa, con un metodo innovativo, capace di produrre ricchezza sul territorio. Il problema restano i controlli, demandati alla sola Agenzia delle Entrate, la quale a volte si trova di fronte a situazioni che non sa risolvere in quanto non esperta del settore.

Questo cosa comporta?

Com’è già successo, il rischio è il fallimento di imprese “sane” rispetto ad imprese create ad hoc per alimentare la speculazione finanziaria.

Bisogna quindi migliorare i controlli per tutelare le imprese sane?

È proprio questo il punto, perché chi ne paga le conseguenze sono appunto le imprese sane, che hanno una storia imprenditoriale da salvaguardare: imprese di seconda o terza generazione. Sono state queste imprese che hanno pagato duramente il blocco dei fondi, non quelle nate per organizzare truffe!

Ance Venezia che si è costituita “parte civile” in un processo per maxi-truffa.

È stata Ance nazionale a dare indicazione a tutte le territoriali di costituirsi parte civile nei processi sulle frodi. Quello di Chioggia è solo il primo episodio, a catena in tutt’Italia faremo un’azione di lealtà nei confronti dello Stato ma d’identità e di dignità in un percorso sano di aziende edili di seconda e terza generazione.

La vostra ultima iniziativa associativa è uno sportello “opere pubbliche”: quale lo scopo?

È anche questo un modo per far dialogare istituzioni e costruttori, cercando di trovare insieme una soluzione ed evitare i contenziosi. Il mio obiettivo è rendere la vita agevole ad entrambi. Grazie ai nostri esperti consulenti, proviamo a risolvere in anticipo i cavilli burocratici, che il più delle volte si traducono in perdita economica e danni ambientali.

C’è chi dice che in questo modo si penalizza il lavoro degli avvocati.

In questo modo è possibile ottenere una maggiore tranquillità e soprattutto la contrarietà per un nemico comune, che è la burocrazia. Cerchiamo insieme di creare la strada, non dico legale, ma quella con non meno rischi per le imprese e per l’ente. Il rischio, concreto, è quello di avere opere incompiute, cause infinite e a pagarne saranno i cittadini, i nostri figli, il sistema economico, il tessuto imprenditoriale.

Ance Campania, come ogni anno partecipa all’indagine di mercato che permette poi alla Regione di stabilire i prezzi delle materie prima.

In questo particolare momento storico, con l’aumento dell’energia e dei materiali, col presidente De Luca abbiamo accelerato i processi e valutato la possibilità di rendere strutturale la revisione dei prezzi, senza ricorrere a meccanismi che rischiano di portarci nella tana della burocrazia.

La proposta è di una revisione in base al classico aumento Istat del materiale.

È un modo per rendere questa procedura fluida e di facile applicazione, evitando di ricorrere ai soliti metodi e meccanismi, con riunioni, indagini, ricerche...

Anche su questo aspetto, fondamentale è il “dialogo”: una parola che caratterizzerà la prossima Assemblea di Ance Benevento.

Il prossimo 24 marzo sarà un’Assemblea diversa dalle altre. Ho voluto la presenza di chi controlla le imprese: l’Ispettorato del lavoro, l’Asl, l’Inail. Insieme dobbiamo trovare il modo affinché le istituzioni preposte ai controlli siano viste, da chi fa impresa, come un elemento di crescita e non di repressione com’è sempre avvenuto nel passato. Se riusciamo a fare questo, miglioreremo non solo la nostra cultura d’impresa e la sicurezza sui cantieri, ma a beneficiarne sarà l’intero sistema economico, dando maggiore tranquillità anche agli enti preposti ai controlli. Solo attraverso il dialogo è possibile migliorare la qualità del lavoro da parte di entrambi.

L’incontro sarà anche l’occasione per mostrare alcune innovazioni: alla sua prima Assemblea, presentò un progetto di telepresenza sul cantiere, oggi di che innovazioni si parlerà?

Presenteremo dei prototipi che insieme a Partner tecnologici stiamo portando avanti da quattro anni: vedremo i primi frutti, non solo a livello edilizio, ma soprattutto a livello normativo. È un modo per capire dove va il mondo delle costruzioni nell'era dominata dalla tecnologia.

GIUSEPPE CHIUSOLO