La Nestle' non sarà una bufala come fu per l'Ikea Economia

Lo scorso 12 settembre la Nestlé ha annunciato che l’impianto di produzione situato in contrada Ponte Valentino è in procinto di diventare un hub internazionale, all’interno del quale saranno prodotte pizze surgelate destinate all‘esportazione sui mercati esteri. Chiediamo a Filippo Liverini se l’annuncio della multinazionale svizzera finirà per concretizzarsi, o se si tratta dell’ennesima bufala, come già capitò nel 2012, quando l’Ikea smentì la notizia che già circolava circa la creazione di un suo stabilimento nel territorio sannita.

Il presidente della locale Confindustria tranquillizza i suoi concittadini: è tutto vero, il progetto è serio e rappresenta un’opportunità per la nostra provincia. L’impianto, già in attività da tempo, è stato appena riconvertito: attualmente è funzionante una prima linea di produzione, che sforna 60 pizze al minuto. L’obiettivo della Nestlé è di portarlo nel prossimo anno a tre linee di produzione, per una capacità produttiva di ben 350 pizze al minuto, tale da soddisfare il fabbisogno dei mercati stranieri.

Dunque possiamo ben sperare che l’unica bufala che uscirà dallo stabilimento sarà quella sulle pizze e che l’ampliamento della produzione si tradurrà nella creazione di nuovi posti di lavoro? Qui il panorama che Liverini ci tratteggia è un po’ meno roseo di quello che, forse ingenuamente, ci eravamo immaginati: le assunzioni previste da Nestlé entro il 2018 non saranno 300, come sbandierato in precedenza dal nostro sindaco, ma “soltanto” 150 e si tratta esclusivamente di posti da operaio.

Il presidente Liverini ci spiega inoltre che la Nestlé ha intenzione di stabilire interazioni col territorio esclusivamente attraverso Confindustria. Al di là della manodopera impiegata direttamente in fabbrica, infatti, l’hub della pizza rappresenta un’opportunità potenziale per le aziende locali di diventare fornitori della Nestlé: gli ingredienti base delle pizze surgelate, dalla farina al pomodoro, dall’olio alla mozzarella, potrebbero arrivare da produttori sanniti, se ci saranno intese in tal senso. Ciò gioverebbe enormemente alle imprese agricole del nostro territorio incrementando in maniera considerevole il loro fatturato. A seguito di ciò, le imprese a loro volta avrebbero necessità di una maggiore forza lavoro per far fronte alle richieste del nuovo cliente.

In poche parole, se le imprese locali sapranno presentarsi bene e siglare accordi con la Nestlé tramite l‘intermediazione di Confindustria, il nostro territorio potrà sperare in una ricaduta positiva in termini di posti di lavoro e di crescita generale. Ma la partita è ancora tutta da giocare e speriamo che, almeno in questo campo, Benevento ottenga una trionfale vittoria.

CARLO DELASSO

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