Un confronto formativo sul valore costituzionale del diritto al lavoro Economia
Si è tenuto nei giorni scorsi, presso la Sala conferenze di Palazzo De Simone in Benevento, un confronto formativo sul valore costituzionale del diritto al lavoro, dal titolo assolutamente significativo: Fondata sul lavoro(povero)?.
L'incontro, organizzato dal dipartimento DEMM dell'Università degli Studi del Sannio in collaborazione con il Laboratorio per la felicità pubblica di Benevento, ha visto la presenza di autorevoli relatori e numerosi osservatori, tra cui diversi rappresentanti delle organizzazioni sindacali, politiche e culturali della provincia di Benevento.
Dopo i saluti introduttivi di Gaetano Natullo ed Ernesto Rossi, rispettivamente direttore DEMM e coordinatore del sodalizio beneventano, i lavori del seminario di studi hanno visto la trattazione approfondita delle diverse problematiche che attanagliano la vita dei lavoratori, con particolare attenzione verso la diffusa precarizzazione dei rapporti di lavoro, non disgiunta dalla crescente povertà dei redditi con inevitabili conseguenze sull'intero ciclo economico.
In particolare, Natullo, nella duplice veste di promotore e coordinatore dell'incontro, ha tratteggiato la sofferenza sociale registrata nelle Aree Interne del Meridione d'Italia, sempre più investite dalla drammatica piaga dello spopolamento. Il coordinatore Rossi si è soffermato sul valore etico del lavoro e sulla dignità perduta da parte di chi, malgrado i sacrifici, non riesce più ad assicurare una vita serena ai suoi cari.
Il dibattito ha registrato il puntuale intervento di Filiberto Parente, presidente regionale delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori, il quale, oltre ad evidenziare le criticità legate alla sostanziale vittoria delle classi privilegiate, ha rilevato la prevalenza finanziaria degli interessi speculativi sul mondo del lavoro, anche in ordine ai nuovi assetti geopolitici internazionali.
Altrettanto significativa è stata la relazione del professore Massimo Resce, fortemente improntata a dettagliare le ragioni economiche che hanno determinato gli squilibri sociali in Italia. Il docente ha sottolineato, inoltre, la necessità di ricucire i fili valoriali che legano il sistema paese, anche nell'ottica di scongiurare ogni forma di balcanizzazione territoriale.
Sulla stessa linea l'intervento di Antonio Russo, portavoce nazionale di Alleanza contro la povertà, il quale non ha dimenticato di menzionare le avvilenti statistiche sulla crescente e diffusa povertà vissuta da buona parte del Meridione d'Italia, anche a causa di un mercato del lavoro eccessivamente flessibile e, quindi, minimamente tutelato.
I lavori si sono conclusi con le relazioni tecniche dei qualificati docenti Paola Saracini e Guido Tortorella Esposito, entrambi impegnati in attività di ricerca in ambito universitario.
DOMENICO ROTONDI