A Cervinara fa discutere il nuovo staff del sindaco Enti
Sta facendo discutere la decisione del sindaco di Cervinara Caterina Lengua di dotarsi di uno staff del sindaco.
Una possibilità che la legge consente ai primi cittadini che possono così avvalersi di professionalità esterne per l’esercizio delle funzioni di supporto agli organi di direzione politica, per orientare e raccordare l’azione amministrativa e l’attività degli uffici nell’attuazione delle azioni previste nei programmi e progetti dell’amministrazione comunale.
Ma quello che ha creato maggiore sconcerto è il numero dei componenti dello staff e le modalità di scelta di tali figure. Bene in continuità con il precedente sindaco Filuccio Tangredi, oggi in giunta con la carica vice sindaco, l’attuale sindaco Caterina Lengua ha confermato le scelte, e addirittura ha portato ad otto il numero dei componenti dello staff dai precedenti sei.
Un numero non equilibrato secondo tanti, per un comune delle dimensioni di Cervinara e una spesa importante anche per la crisi economica che ora si sta vivendo. Come si legge nella relazione del ragioniere del comune allegata al provvedimento, l’operazione costa circa 100.000 euro alle casse comunali per il solo 2021. Ma le reazioni negative non si sono fatte attendere neanche sulle modalità attivate per l’individuazione dei componenti prescelti.
L’opposizione di “Uniti per Cervinara” parla di una farsa e chiama in causa il primo cittadino sulla trasparenza: “Trasparenza? Attenzione per i giovani? Niente di tutto questo, a decidere chi prendere sono sempre i due sindaci, quello attuale e quello di prima, peraltro molto esperto in materia, in barba alla decantata trasparenza e alla aspettative dei giovani cervinaresi, ancora una volta aggirati ed esclusi, da chi predica bene e razzola male. Sì perché ad essere scelti sono stati sempre gli stessi, le eccellenze individuate dal sindaco di prima, a cui si aggiunge poi qualche posto in più per il sindaco di oggi.
Invece tutti gli altri che hanno presentato domanda sono rimasti con un pugno di mosche in mano, sono stati loro malgrado le comparse di una rappresentazione il cui finale era già scritto.
Le giuste aspirazioni dei tanti giovani cervinaresi, i curriculum allegati, strumentalizzati a soli fini clientelari. Il sindaco ha il potere di scegliersi chi vuole, la legge lo consente, ma perché mettere in piedi questa farsa, se non per confondere e tentare una giustificazione alla poca trasparenza delle decisioni”.
Va aggiunto poi che i componenti dello staff non possono assolutamente fare il lavoro dei dipendenti del comune, addirittura la legge parla di incompatibilità.
Allora per supplire alla carenza del personale perché non bandire con tali risorse appositi concorsi per dotare il comune di dipendenti in pianta stabile e legittimati a fare il loro lavoro? Questa vicenda certamente avrà dei risvolti in altre sedi, l’opposizione annuncia battaglia con l’intenzione di rivolgersi agli organi preposti e alla Corte dei Conti.
ALESSIA RUSSO