Ancora nulla di fatto per il completamento della Fondovalle Vitulanese Enti

Sul finire del 2020, il dibattito sul completamento della Fondovalle Vitulanese è entrato nel vivo con incontri, programmati in agenda dal presidente della Provincia Antonio Di Maria con i sindaci del comprensorio.

Il costruendo tracciato, volto per dare una spinta propulsiva allo sviluppo dei territori, sempre più marginalizzati, per le miopi strategie amministrative, risente del fenomeno inarrestabile dello spopolamento, in particolare delle energie migliori, costrette a lavorare nel Nord del Paese, ma anche in città europee ed in altre continenti.

Negli elaborati del piano generale il progetto era suddiviso in tre lotti. Il primo e secondo lotto vennero realizzati circa tre decenni or sono, dal Consorzio di Bonifica della Valle Telesina. Il tracciato dalla zona industriale di Benevento raggiungeva Foglianise alla rotonda Sala, proseguiva nella vallata per meno di 10 Km, percorrendo i comuni di Vitulano, Campoli del Monte Taburno, Cautano, Castelpoto ed Apollosa.

Il gap infrastrutturale della Valle Vitulanese adesso deve affrontare le sfide e le opportunità del Covid-19, per il rilancio delle aree interne della Campania.

Il terzo lotto della Fondovalle Vitulanese appare ineludibile, per la rete logistica e per le problematiche del Mezzogiorno. Il percorso conclusivo veniva presentato nella Sala Consiliare di Castelpoto in un convegno dal tema: “Le infrastrutture e lo sviluppo. Le opportunità derivanti dal completamento della Fondovalle Vitulanese”, alla presenza del presidente della Provincia Claudio Ricci, del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, del consigliere regionale Erasmo Mortaruolo e dei sindaci del comprensorio.

Nel corso dell’incontro l’architetto Cosimo Boffa illustrava un tracciato alternativo, in quanto quello elaborato presentava una serie di criticità, tra raggi di curvatura molto stretti (85 metri) e pendenze intorno al 10%, allungando i tempi di percorrenza inaccettabili per gli automobilisti, prevedendo una velocità di crociera di 45 Km orari, tipica delle strade di montagna.

La proposta segnalata, collegava la Fondovalle Vitulanese con la bretella di raccordo della Fondovalle Isclero con l’Ospedale di Sant’Agata dei Goti attraverso una galleria di 6,5 km, imboccandola presso il ponte Asciello (Tocco Caudio), sbucando in località Paolini, nell’antica Saticula. In tal modo si collegavano due strade a scorrimento veloce oggi monche.

Con la realizzazione della nuova arteria finalmente gli abitanti della Valle Vitulanese avrebbero ridotto notevolmente le distanze, per raggiungere Caserta e Napoli. La cartografia inoltre, esposta all’uditorio, risultava una valida alternativa, provvisoria al collegamento della città di Benevento con il capoluogo di regione in attesa dell’arteria autostradale diretta (ipotizzata ma incerto da realizzare).

Nell’osservazione al PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale N.90, che recepiva la proposta alternativa dell’architetto Boffa, acquisita al protocollo della Provincia il 10 dicembre, il nuovo tronco stradale della Fondovalle Vitulanese veniva ritenuto degno di attenzione per la stesura progettuale successiva.

Sono trascorsi undici anni ed è rimasta la riproposizione originaria della stesura del PTCP, senza la valutazione promessa. Nel n.17. del 1/15 2017, pag. 2, dal titolo: “Tutte le criticità secondo Cosimo Boffa”, ho già trattato della questione evidenziando che la Fondovalle a scorrimento veloce nella tavola “B 3.1”, ha una classificazione strategica.

Nelle audizioni con il presidente Di Maria, altre voci si sono levate, nondimeno quelle dei contadini. In località Ponterutto il passaggio del nuovo percorso impatta sulle colture e soprattutto ne consegue, che il vitigno Bue Apis possa subire un nocumento e perdere di pregio, deturpando il paesaggio naturale di incomparabile bellezza, con interventi antropici inopportuni.

Il tracciato alternativo, un asse effettivamente a scorrimento veloce, riduce i tempi di percorrenza della Valle Vitulanese con la Fondovalle Isclero, pervenendo a Caserta e a Napoli più rapidamente.

Con la realizzazione del tracciato diverso rispetto a quello del PTCP, dalla rotonda di Via Sala, situata nel territorio di Foglianise all’ospedale di Sant’Agata dei Goti, gli automobilisti diminuiscono i tempi di percorrenza da 48 a 11 minuti, dai comuni del comprensorio all’aeroporto di Capodichino dagli attuali 89 minuti a 25 minuti, il viaggio in auto diventa meno stressante. In conclusione se prevalgono gli interessi dei pochi e non quelli dei molti, ancora una volta il terzo tronco della Fondovalle Vitulanese, relega ulteriormente le aree interne della Campania nel totale isolamento, l’albero della speranza viene reciso ed il baratro, annienta la capacità di lungimiranza degli amministratori locali.

NICOLA MASTROCINQUE