Enzo Lauro: ''Bene il Coni sui fitti, occorrono anche bonus per la ripartenza. Chiusura dello sport sarebbe sconfitta per tutti'' Enti

Alle tante preoccupazioni che viviamo in questo difficile momento è giusto che, non solo gli appassionati delle diverse discipline, abbiano a cuore anche quelle legate alla ripresa delle attività sportive. Innanzitutto, va chiarito che lo sport, oltre ad essere una sana pratica ricreativa, costituisce un comparto produttivo di primaria importanza, sia per il suo indotto che per l’impatto diretto sulla vita dei cittadini”. Così in una nota il consigliere comunale con delega allo Sport, Enzo Lauro.

Alla frustrazione di questa fase - spiega - si sommano le incertezze sul futuro: dalle nuove forme di tutela della salute che andranno adottate dagli sportivi fino all’adeguamento degli impianti. Una condizione, quella attuale, di grande difficoltà che non può essere sintetizzata solo nella ripresa dei principali campionati di calcio o nella disciplina del jogging amatoriale che tanto fanno discutere. Ci sono moltissime realtà, già normalmente attive al limite del sacrificio, che hanno bisogno di sostegno concreto: amministrativo ed economico.

Non vi è alcun dubbio - aggiunge - che vada sposata la linea del CONI che ha già avviato l’iter per una moratoria delle locazioni, per le società rimaste ferme in queste settimane. Allo stesso modo bisognerà supportare con bonus adeguati alle necessità della ripartenza, le tante piccole realtà che assicurano soprattutto ai giovani il diritto allo sport. Pacchetti di aiuti calibrati sulle perdite registrate e sulle priorità di intervento.
Senza questo tipo di iniziative, è chiaro a chi conosce questo mondo, in tanti non potranno riaprire. Non è complicato immaginare l’esito: campi deserti, spogliatoi abbandonati, strutture lasciate all’incuria e soprattutto tanti appassionati, soprattutto piccoli sportivi, costretti a rinunciare alla propria passione.

A questo variegato mondo - conclude - occorrono certezze: economiche per avviare la ripartenza, amministrative per pianificare il futuro. In questo momento, quando è ancora possibile stabilire l’ordine con cui si interverrà per far ripartire il nostro Paese, non ci si dimentichi dello sport: lasciare gli operatori allo sconforto o nel vicolo cieco che conduce alla fine delle attività, sarebbe una sconfitta inaccettabile che finiremmo con pagare tutti, appassionati e no, giovani e non solo”.