In politica, il segreto per essere concreti è la serenità Enti

Formatosi alla scuola politica della Democrazia cristiana, il sindaco di Faicchio Nino Lombardi sta interpretando il suo ruolo di presidente facente funzione della Provincia di Benevento da amministratore avveduto, che fa della concordia e della condivisione degli obiettivi il suo punto di forza per raggiungere risultati di governo. Da fine novembre 2021, da quando cioè ha assunto la guida della Rocca dei Rettori, ai compiti notarili e di ordinaria amministrazione ha aggiunto una proficua interazione con la Regione Campania, che inizia a dare i primi frutti in termini di infrastrutture. Ad oggi materiali, presto anche immateriali. Ecco i più importanti.

Fondo Valle Isclero

È il terminale di un’arteria che da Avellino arriva in Valle Caudina, prosegue per Airola e s’inserisce nella vallata del fiume Isclero, per sboccare a Valle di Maddaloni. La Provincia ha avuto in carico l’arteria sul finire del secolo scorso, realizzando alcuni lotti e completato le aree di svincolo di Limatola, Paolisi–Moiano e Telese Terme, ma, anche per problemi legati a preesistenze archeologiche, non ha ancora ultimato la rete nell’area di Sant’Agata de’ Goti. Oggi l’arteria è dell’Anas, ma la Rocca ha conservato la titolarità della costruzione del 4° lotto, del costo di 9,3 milioni di euro, finalizzato tra l’altro a collegare l’ospedale “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” alla viabilità principale. Lo scorso dicembre, grazie ad un’intesa con la Regione si è arrivati all’approvazione definitiva del progetto e l’inizio delle procedure di appalto.

Fondo Valle Vitulanese

L’intento originario era di collegare l’area industriale di contrada Olivola a quella di Montesarchio, evitando l’Appia e passando all’interno della vallata. Dopo 40 anni, è stata realizzata solo fino a Foglianise. Nel 2017 sono stati concessi oltre 45 milioni di euro per ultimarla: il progetto, affidato alla Provincia, doveva essere reso definitivo–esecutivo entro gennaio scorso. Lombardi ha voluto che fosse conclusa la Conferenza di servizi per non far perdere a quel comprensorio il cospicuo finanziamento ed è riuscito a portare in Regione l’intero incarto progettuale nei tempi pre-fissati. La via per la realizzazione è ora spianata. Va però detto che resta la ferma opposizione del Comune di Vitulano, che ha ritenuto che il progetto ricadesse in un’area pregevole del territorio vocata alla produzione vitivinicola (il nobile Bue apis). «Siamo pronti al confronto coi rappresentanti del territorio -ha affermato in Consiglio provinciale- per superare le criticità emerse nel corso della fase realizzativa dell’infrastruttura».

Foiano–Montefalcone Valfortore

Finanziata nel 2018 con 36 milioni di euro, quest’arteria è destinata a collegare Foiano di Valfortore a Montefalcone, risalendo il fondo valle Fortore. La Provincia sta lavorando affinché l’opera non vada cestinata dal Ministero delle Infrastrutture. A tal fine Lombardi ha avviato una trattativa con la Comunità Montana del Fortore per la validazione progettuale di uno studio di fattibilità o l’avvio di un progetto di massima. Il dato certo è che, come lo stesso ha dichiarato in Consiglio, non ha alcuna intenzione di vedere “cancellato” il cospicuo finanziamento.

Piano Nazionale di Resilienza e Rinascita

Per i fondi straordinari dell’Europa, è convinzione del presidente della Provincia che il PNRR deve essere visto come “un programma di recupero dei territori che più di altri hanno sofferto per via della pandemia”. Lungo questa direttrice il presidente della Provincia ha partecipato alla cabina di regia con Comune di Benevento e Università per un programma che vede, tra l’altro, il recupero di Villa dei Papi, dell’ex Caserma Guidoni e dell’istituto “Bosco Lucarelli”; così come il recupero di ponti e viadotti ed una serie di interventi sulle strade provinciali, destinando “il 50% delle risorse disponibili” a mettere in sicurezza la viabilità del Fortore.

Piano Rifiuti

Convocato dalla struttura di missione regionale e dall’assessore all’ambiente Bonavitacola, il presidente Lombardi ha convenuto su un percorso capace di dare una svolta all’empasse in cui versa lo Stir di Casalduni, dopo il devastante incendio dell’agosto 2018. L’intesa prevede la realizzazione del biodigestore anaerobico e contestualmente la ri-funzionalizzazione dell’impianto per il trattamento del rifiuto indifferenziato, con un intervento complessivo di circa 30 milioni di euro a regia e copertura finanziaria a carico della Regione Campania. Nell'ambito dell’intesa, la Provincia e la società Samte si faranno carico di rimuovere, con risorse regionali, i rifiuti abbancati nello Stir per circa 11.500 tonnellate.

GIUSEPPE CHIUSOLO