La transizione ecologica opportunità di sviluppo per il Sannio Enti

Al fine di dare esatta informazione ai cittadini, la Presidenza della Provincia di Benevento informa di guardare con interesse e favore alla transizione ecologica: essa - viene precisato - “è una grande opportunità per il Sannio, come sono un’opportunità di rilancio e di sviluppo per il territorio l’agroalimentare e le tante eccellenze locali.

Per questo, bisogna lavorare e programmare al fine di trovare il punto di equilibrio affinché le eccellenze del Sannio generino reddito e quindi occupazione.

In territori come quelli del Fortore, nei quali è già presente un forte insediamento di impianti eolici, occorre sostenere con forza il “rewinding” ed affrontare con la Regione Campania il tema delle concessioni scadute o in scadenza”.

La Provincia di Benevento non si è espressa negativamente circa il “rewinding” dell’impianto IVPC di San Giorgio la Molara, ma ha presentato le “Osservazioni” di competenza, anche nella consapevolezza dell’importanza e del valore della IVPC del presidente Vigorito, con il quale si è sempre sviluppato e continuerà ad esserci un corretto e trasparente rapporto.

La transizione ecologica, con la nascita delle comunità energetiche, è una necessità irrinunciabile - viene ancora sottolineato -: per questo, occorre una pianificazione multidisciplinare che individui modalità, tecnologie, localizzazioni e tempi di attuazione che siano rispettosi delle vocazioni tradizionali del territorio, del paesaggio e dell’ambiente e delle potenzialità che lo stesso esprime.

Per queste motivazioni, è importante il più ampio confronto al fine di dare alla Provincia di Benevento un Piano Energetico costruito con la partecipazione di tutti i soggetti aventi competenze e professionalità che intervengono sulla materia, a cominciare da Confindustria del presidente Vigorito, Università, Legambiente e tutte le migliori menti per stabilire le linee maestre della transizione energetica nel rispetto del territorio sannita per cogliere tutte le opportunità energetiche, ambientali, economiche, occupazionali e di sviluppo”.