Obbligo di misurazione della temperatura: Mastella risponde a Poste Italiane Enti

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha scritto stamani una nota di risposta al responsabile Mercato Privati - Macro Area Sud di Poste Italiane, secondo il quale gli uffici postali sono esclusi dell’obbligo di misurazione della temperatura.

L’ordinanza sindacale a cui si fa riferimento - si legge nella missiva - trova il suo radicamento nei poteri conferiti ai sindaci dall’art. 50 del TUEL, poteri che non risultano paralizzati per il solo fatto che l’emergenza sanitaria sia costituta dall’epidemia da Covid-19. Non vale al riguardo richiamarsi al D.L. 7 ottobre 2020, che si limita a prevedere la facoltà delle Regioni di introdurre misure derogatorie più restrittive rispetto a quelle adottate dal P.C.M. e dal Ministro della Salute, ma nulla dispone in ordine ai poteri dei Sindaci in materia di sanità pubblica. Nei fatti in tutto il territorio nazionale una molteplicità di Sindaci adottano quotidianamente proprie ordinanze dirette a prevenire e contenere la diffusione dell’epidemia.

Nel merito: l’ordinanza del presidente della Regione Campania n. 72 del 24 settembre - che l’ordinanza sindacale in questione sostanzialmente ricalca nella parte che qui interessa - espressamente dispone:

Su tutto il territorio regionale, con decorrenza dal 24 settembre 2020 e fino al 4 ottobre 2020, fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza della rilevazione quotidiana dei dati epidemiologici della regione:

1.1 sono ulteriormente confermate le disposizioni di cui all’Ordinanza regionale n.66 dell’8 agosto 2020, concernenti l’obbligo di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, contattando il Dipartimento di prevenzione della ASL competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 gradi C°;

1.2 (omissis)

1.3 Anche in deroga ai protocolli allegati alle ordinanze di cui al successivo punto 1.4. e/o al DPCM 7 settembre 2020, è fatto obbligo ai titolari di esercizi commerciali, culturali, ricreativi, o comunque aperti al pubblico, non all’aperto, di effettuare la misurazione della temperatura corporea all’ingresso dei locali di esercizio e di assicurare la presenza di dispenser di gel e/o soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali alla previa igienizzazione delle mani e al riscontro di temperatura inferiore a 37,5 gradi C°.

Orbene, senza addentrarmi in sterili dissertazioni circa la natura di Poste Italiane, l’ufficio di Benevento Centro e le sue dipendenze sul territorio cittadino rientrano tra gli uffici pubblici piuttosto che nella nozione comune di esercizio commerciale. Pertanto inutilmente la S. V. invoca la deroga apportata dall’ordinanza n. 73, che riguarda espressamente gli esercizi commerciali. In ogni caso non mi pare che gli uffici postali cittadini siano di “piccola quadratura” né mi risulta che ai locali di attesa e di smistamento dell’utenza acceda una persona per volta.

Inoltre è lodevole che il vostro personale sia stato ampiamente sensibilizzato e formato sulle misure di contenimento del contagio e in particolare sul divieto di accedere in azienda in caso di sintomi o in stato febbrile, tuttavia ciò non esime dall’osservanza delle disposizioni dettate espressamente anche con riferimento all’utenza.

Prendo infine atto con soddisfazione che l’Azienda ha già dotato tutti gli uffici della strumentazione idonea alla misurazione della temperatura corporea degli utenti, epperò mi aspetto che essa venga puntualmente utilizzata.

A margine: è principio incontestato del nostro ordinamento - conclude la missiva - che le ordinanze vanno osservate dai relativi destinatari, almeno fin tanto che esse non vengano annullate o sospese nelle competenti sedi amministrative o giurisdizionali”.