Provincia di Benevento: avviate le consultazioni per il Contratto Istituzionale di Sviluppo Enti

Sono cominciate nel pomeriggio le consultazioni in video conferenza del presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria con Comuni, Comunità Montane e consiglieri provinciali per giungere alla predisposizione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo.

Le audizioni, che proseguiranno nei prossimi giorni coinvolgendo le altre Istituzioni sul territorio, il mondo del lavoro e delle attività produttive e le rappresentanze del Sindacato, hanno riguardato oggi i Sistemi Territoriali del Fortore e dell’Alto Tammaro.

Di Maria, nell’introdurre i lavori, ha affermato che il suo intento è quello di offrire al territorio provinciale una programmazione di sviluppo e di crescita di tutto il Sannio utile non solo per intercettare le risorse disponibili con lo strumento del CIS di programmazione e coesione territoriale, nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei suoi sei assi di intervento (digitalizzazione, innovazione e competitività, cultura transizione ecologica, infrastruttura, istruzione e ricerca e coesione territoriale), ma anche quelle del Recovery Fund del Next Generation di ormai prossima scadenza e della programmazione economica 2021/2027 dell’Unione Europea.

Di Maria ha quindi auspicato che, nelle prossime settimane, siano indicate dalle Istituzioni le strategie di sviluppo indicando le direttrici che soddisfino le diverse necessità in ordine agli investimenti infrastrutturali materiali e immateriali ed alle politiche di rinascita territoriale. Occorre far valere in questo contesto, ha dichiarato Di Maria, una visione strategica a livello comprensoriale che, inoltre, sia capace di interfacciarsi con quella degli altri Sistemi territoriali.

Non si tratta di fare una lista della spesa - ha scandito Di Maria - il lavoro che, come classe dirigente locale, ci aspetta è quello che, al di là delle appartenenze di partito e di schieramento, si esprima in sinergia una strategia di sistema territoriale. E’ un programma che appare ambizioso, ma che in realtà appare necessario se calato nell’attuale momento storico con le irripetibili occasioni offerte dal Recovery Fund e dalla Programmazione 2021/2027: da qui l’esigenza di garantire la qualità elevata delle proposte da mettere in campo. Per far questo occorre che si coalizzino tutti i Soggetti e tutte le intelligenze che intervengono sul territorio per moltiplicare gli effetti positivi delle proposte”.

Il presidente Di Maria ha quindi sottolineato come la strategia del CIS della Provincia sannita debba tenere conto del fatto che la manutenzione corretta del territorio delle aree interne e montane costituisce di per sé un valore economico a valere anche per le aree metropolitane perché la salute del territorio, dell’ambiente e del paesaggio è un vantaggio per l’intero Paese. E proprio questo servizio delle aree interne va riconosciuto nell’ambito della strategia nazionale di sviluppo.

Oggi vivere nelle aree interne - ha detto Di Maria - ha un costo assai superiore a quello che si registra nelle aree metropolitane: questo surplus va riconosciuto dalla politica nazionale. Occorre dunque avviare una fiscalità di vantaggio per le aree interne e sburocratizzare la gestione delle piccole attività commerciali e artigiane che consentono ai piccoli borghi di vivere. La rinascita dei piccoli borghi, in tale ottica, deve essere una delle direttrici sulla quale avviare una complessiva rinascita del Paese”.

Anche l’agricoltura, ha proseguito Di Maria, deve essere riconosciuta come attività economica polifunzionale perché non si limita alla sola produzione, ma punta anche alla manutenzione del territorio. Sulla base di questa indicazione di massima si è quindi sviluppato un ampio dibattito con la partecipazione degli amministratori locali.

Si prosegue domani.