Samte, Di Maria a muso duro contro Bonavitacola: ''Sugli impegni assunti nel Sannio si è visto poco o nulla''  Enti

Il presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria ha dichiarato quanto segue in merito alla riunione di oggi presso la Prefettura sulla vicenda della Samte: “Il vice presidente della Regione Bonavitacola, intanto, cominci a mantenere gli impegni assunti nei confronti di questa Provincia. Aveva promesso di rimuovere le balle di Toppa Infuocata, di rimuovere il materiale dallo Stir di Casalduni, di riconoscere il diritto alla perequazione per la gestione dei rifiuti provenienti da altre Province e di calmierare i prezzi dei conferimenti presso gli altri Stir.

Poco o nulla di tutto ciò è stato fatto.

Questa è stata la risposta di Bonavitacola ad una disponibilità di questa Provincia ad accogliere temporaneamente le 12mila tonnellate di balle in occasione del fermo del termovalorizzatore di Acerra al fine di non causare una crisi del sistema regionale.

Sul punto è appena il caso di ricordare a Bonavitacola che è ormai imminente la scadenza del termine ultimo fissato per la rimozione delle eco balle da Casalduni.

Per quanto riguarda invece la liquidazione della Samte, preciso che la mancanza di funzioni, associata alla conclamata crisi aziendale ha determinato la decisione di avviare la società verso una fase di liquidazione, con la eventuale possibilità di mantenere esclusivamente in vita le attività relative alla gestione post operativa delle discariche che, tra l’altro, dovranno trovare compensazione con il diritto alla perequazione così come previsto e sancito dall'art. 41 della legge regionale n. 14/2016.

Una possibilità questa, ancorché remota, che trova una motivazione di ordine istituzionale per la sensibilità sociale nei confronti del mantenimento dei livelli occupazionali che, però, non possono che essere regolati con diverse forme, appropriate alla situazione contingente circa la identità funzionale e la conclamata crisi aziendale”.