SANT'ANGELO A CUPOLO - Piano Urbanistico: stop alle osservazioni. Approvazione entro inizio anno Enti

Chiusa la fase della presentazione di osservazioni da parte dei cittadini, ulteriore passo in avanti per il Piano Urbanistico Comunale che, terminate le valutazioni delle istanze, passerà al vaglio degli enti preposti e, presumibilmente nei primi mesi del prossimo anno, sarà portato in Consiglio comunale per la definitiva approvazione.

Soddisfazione tra le fila dell’amministrazione comunale che ha sempre considerato il PUC, uno dei punti fondamentali del programma politico-amministrativo.

L’assessore delegato Antonio Tornusciolo ha così commentato: «Il numero di osservazioni presentate sono appena un terzo di quelle avanzate quando il piano fu presentato dalla precedente amministrazione, ciò significa che abbiamo svolto un buon lavoro sia in termini di informazione che di rispetto delle aspettative dei cittadini. Le sedute pubbliche, le riunioni frazionali, il confronto con tutti, ci hanno permesso di centrare l’obiettivo di tracciare una linea di sviluppo urbanistico condivisa e coerente con le esigenze del territorio e dei singoli.

I punti salienti del nuovo Piano Urbanistico possiamo sintetizzarle in due concetti che racchiudono la linea perseguita:

1) Rispetto dell’ambiente e vivibilità del territorio, attraverso l’individuazione di nuovi sentieri naturalistici all’interno dei corridoi ecologici e delle aree verdi, la previsione di nuove strade di collegamento tra le frazioni, così come spazi destinati a parcheggi e verde attrezzato;

2) In materia edilizia, abbiamo recepito la direttiva regionale circa la rigenerazione urbana, che consente l’efficientamento energetico dei fabbricati privati ossia la riqualificazione degli edifici con la possibilità di aumentare volumetria del 20%. Inoltre, abbiamo modificato le aree definite “centro storico”, onde ridurre al minimo i vincoli costruttivi della Sovraintendenza.

Inoltre, sarà possibile realizzare ulteriori pertinenze, nella misura massima di 25 metri quadrati ad abitazione, anche in zone definite “sature”».