IL PREMIO DONATELLA RAFFAI 2025 A GIANLUIGI NUZZI Eventi
Giovedì
26 giugno alle 21.45 in Piazza Federico Torre, nel ricco cartellone del
Festival BCT Benevento Cinema e Televisione, il Premio Donatella Raffai 2025 verrà conferito a Gianluigi Nuzzi, noto personaggio delle reti Mediaset il cui
nome è da oltre un decennio legato alla trasmissione Quarto grado, dedicata
a celebri delitti e casi di cronaca nera e che prosegue il filone di
approfondimento televisivo iniziato alla fine degli anni Ottanta su Rai Tre
proprio con Telefono giallo e Chi l'ha visto? in cui esordì la
Raffai portandoli al successo.
Questo
riconoscimento, assegnato a personalità di rilievo della tv italiana, intende
infatti onorare la memoria della conduttrice, autrice e regista televisiva e
radiofonica nata nel 1943 e scomparsa nel 2022, che raggiunse dal 1987 in poi una
popolarità personale straordinaria soprattutto appunto grazie a Chi l'ha
Visto?, distinguendosi per il garbo e l'eleganza congiunti alla fermezza e
alla professionalità in un format peraltro fino allora inedito.
Il Premio Donatella Raffai - istituito nel settembre 2022 per iniziativa del marito, il regista Silvio Maestranzi, e del cugino giornalista Andrea Jelardi - è stato già conferito a Luigi Di Majo ex co-conduttore di Chi l'ha visto? e poi all'inviata Rai Giovanna Botteri nella scorsa edizione tenutasi il 5 luglio 2024 a Roma presso il Ministero della Cultura. A partire da quest'anno, invece, il premio entra a far parte stabilmente del Festival BCT anche allo scopo di suggellare il legame di Donatella Raffai con il Sannio poiché lei trascorse l'infanzia e l'adolescenza a San Marco dei Cavoti, paese della madre Maria Jelardi dove una stele la ricorda nei pressi della casa in cui visse. Sempre a San Marco, a settembre, si svolgerà poi la cerimonia di conferimento del Premio Donatella Raffai Opera dell'Anno, assegnato a un testo di saggistica televisiva e cinematografica e nel 2024 vinto da Irene Cocco per un volume dedicato a Massimo Troisi.
Nel corso della serata Quarto grado. Approfondimento della tv italiana, Nuzzi illustrerà la storia di un filone televisivo di successo e di grande attualità anche grazie a casi oscuri come l'omicidio di Garlasco, e dove - sin dai tempi della Raffai - il binomio conduttore-pubblico ha un ruolo fondamentale.
L'assegnazione del premio a Nuzzi tiene dunque ovviamente conto del suo saldo legame sia con il programma che conduce dal 2013 e sia con i fedelissimi telespettatori, ma anche delle tappe di una brillante carriera iniziata come giornalista e autore televisivo de L'infedele condotto da Gad Lerner nonché di celebri inchieste e di alcuni saggi di successo, in particolare sui pontefici e sul Vaticano.