Il rito della ''Perdonanza'' sull'altopiano Mazzocca Eventi
Dopo la ricorrenza di San Giovanni eremita da Tufara, avutasi lo scorso 24 giugno, l’altopiano Mazzocca situato tra il monte San Marco (1004 m) e monte Barbato (960 m) nell’alto Fortore, diviene nuovamente meta di pellegrini che affluiscono numerosi dalle varie zone limitrofe. Ciò per onorare non solo il protettore della Val Fortore, ma anche perché richiamati dall’antico rito della “Perdonanza”, che si celebra il giorno 22 luglio.
All’interno della chiesa del Gualdo è fissata una lapide commemorativa sulla quale un’incisione riporta che “Fra Vincenzo Maria Orsini dell’ordine dei predicatori, cardinale di Santa Romana Chiesa, con rito solenne consacrò il 22 luglio 1716 la Cappella dedicandola alla Beata Vergine e al Beato Giovanni eremita in ricordo del monastero (Santa Maria de Gualdo Mazzocca) e del suo fondatore”.
Come viene riportato nella documentazione conservata presso la biblioteca capitolare di Benevento, il cardinale giunse a Mazzocca a “dorso di una mula bianca” tra il tripudio della folla. Fu in quell’occasione che Orsini concesse in perpetuo, attestato dalla lapide stessa, l’indulgenza a tutto i fedeli che avrebbero visitato la chiesa in quella giornata (22 luglio).
Una ricorrenza con nome di “Perdonanza”, che da quell’anno si è protratta per tre secoli fino ai giorni nostri, e che continua tuttora, traendo il suo significato, sia nel perdono per l’indulgenza decretata dal cardinal Orsini, sia dalla coincidenza con la festività della Maddalena, che è la Santa del “perdono”. Questo rito della perdonanza, pur conservando ancora la sua impronta originaria di religiosità e spiritualità, con la celebrazione della Santa Messa sul sagrato della cappella, è diventato anche un momento ricreativo e di festa per la gente, che per l’occasione si reca sull’altopiano Mazzocca.
In un passato non molto lontano si assisteva così ad una vera e propria “scampagnata di massa” nella quale i più andavano a piedi; altri con asini, muli e giumente, taluni con il “biroccio”, e solo pochissimi in macchina. Uno scenario completamente cambiato da almeno una sessantina d’anni a questa parte. Si raggiunge difatti la piana, ed è quasi inutile dirlo, quasi esclusivamente con automobili e autobus da turismo, luogo dove sono presenti, sia aree attrezzate per i picnic, sia strutture ricettive di ristorazione.
CAMILLO GIANTOMASI