Magnifico Visbaal Teatro, presentata la settima edizione. Annunciata anche una rassegna parallela dedicata alla commedia Eventi
E’ stata presentata stamattina la settima rassegna teatrale organizzata del Magnifico Visbaal Teatro.
Dodici appuntamenti che raccolgono il meglio delle proposte delle moderne drammaturgie alla quale sarà affiancata, dal mese di gennaio, una rassegna parallela dedicata esclusivamente alla commedia.
E’
stato Peppe Fonzo a dare il via alla conferenza partendo come sempre
dalle difficoltà affrontate dal momento dell’alluvione che
distrusse lo spazio teatrale a via Cupa Ponticelli.
“Nonostante tutto, abbiamo provato a risalire alla china - ha affermato Fonzo - e siamo riusciti ad avere tanti contatti con compagnie giovani, alcune già pluripremiate dalla critica. Ci siamo confrontati con altre realtà teatrali a livello nazionale e stanno nascendo sinergie che probabilmente mi permetteranno di portare al Visbaal altri due grandi nomi del teatro con i quali sto avendo contatti proprio in questi giorni”.
Una rassegna di teatro Off intendendo l’off non come forma di teatro di nicchia o teatro per falliti.
E’
stato chiaro Peppe Fonzo in questo senso: “Portare teatro Off in
città è per noi un grande onore perché ci dà una precisa
collocazione e perché ci permette di portare in scena nuovi
linguaggi drammaturgici. Non è teatro di nicchia, anzi, la nostra
idea è portare il teatro alla gente ed essere sempre più
inclusivi”.
“Il teatro Off non è fallimentare - ha concluso Peppe Fonzo - il fallimento è nel pensiero di teatro off che alcuni hanno!”.
Un
teatro sorto nel cuore della città più antica e proprio ai giovani
del rione verrà offerta, presumibilmente da gennaio prossimo, la
possibilità di frequentare gratuitamente i laboratori teatrali
tenuti da Peppe Fonzo.
Accanto alla rassegna sono al via anche
diversi laboratori di Teatro per bambini, ragazzi e adulti e di danza
del ventre.
Da domani, 28 settembre, telefonando al 333 63 04
056, sarà possibile sottoscrivere gli abbonamenti alla stagione
teatrale nei formati small, 5 spettacoli a 50 euro; medium, 8
spettacoli a 80 euro; large, 12 spettacoli a 120 euro.
Il costo
del biglietto sarà, come sempre di 12 euro. L’appuntamento è per
il 5 ottobre prossimo, alle 21.00, con lo spettacolo Oriente - Intercultural
Dance Show a cura di Vladia Villani
â–ª PROGRAMMA â–ª
Sabato 5 ottobre 2019 ore 21.00
Intercultural Dance Show a cura di Vladia Villani
Uno
spettacolo interamente dedicato alla Danza Orientale nelle sue
derivazioni più coinvolgenti e meno conosciute. Si esibiranno
l’artista di fama internazionale Sandy D’Alì, stile Classico
egiziano e Floklore arabo; Ilenia Borrelli, Flamenco arabo e Veronica
Aishanti, Danze indiane.
Aprono lo spettacolo le allieve del
primo anno di corso della scuola T-dance di Vladia Villani.
Sabato 26
ottobre 2019 ore 21.00
Cento
volte sì
Una
produzione Magnifico Visbaal Teatro, scritta, diretta e interpretata
da Peppe Fonzo con le atmosfere musicali di Vanni Miele.
Lo
spettacolo è tratto da una storia realmente accaduta, che l’autore
cerca di raccontare in maniera delicata e poetica la brutta storia di
un abuso, una storia comune, una delle tante nascoste, taciute e
dimenticate.
Sabato 9 novembre 2019 ore 21.00
Teatro
Segreto - Rusina
Interpretazione,
regia, scene e costumi Rossella Pugliese, luci Desideria Angeloni,
aiuto regia Alessia Francescangeli, tecnico luci e audio Desideria
Angeloni.
Rusina è una drammaturgia in calabrese originale di
Rossella Pugliese, che rielabora per la scena una vicenda
autobiografica. Una voce monologante introduce la vicenda: nel 2013,
a 83 anni, moriva Rusina.
Lo spettacolo è l’occasione per
una nonna e sua nipote di scambiarsi di ruolo: tutto passa attraverso
lo sguardo di una donna che improvvisamente torna giovane, riprende
vigore.
Sabato 23 novembre 2019 ore 21.00
Carbonio
Produzione
Taverna Est Teatrodrammaturgia e regia Sara Sole Notarbartolo con
Peppe Papa e Fabio Rossi.
Pianerottolo di una palazzina
metropolitana.
A qualcuno è stata indotta morte. Arturo e
Piero devono uscire da lì. Ne parlano. Cercano di capire, non
capiscono, cercano di parlarne ma le parole si rompono, si
confondono, perdono sempre più di senso. Tutto perde di senso. Chi
sono loro due e in che rapporto sono fra loro e in che rapporto sono
con il morto di nome Luca cui è stata indotta morte? La colpevolezza
e l'innocenza sono giochi di parole, la sostanza si perde e ogni
traccia lasciata può significare tutto e niente. Il DNA, la saliva,
i bicchieri di latte, i capelli, ma soprattutto il carbonio, cosa
emette carbonio? Carbonio è uno spettacolo pensato per luoghi
inusuali, a stretto contatto con il pubblico.
Sabato
7 dicembre 2019 21.00
Pangea
Produzione Magnifico Visbaal Teatro, drammaturgia e regia di Peppe Fonzo, con i migranti dello SPRAR di Pietrelcina, Newton Fusco e Katiuscia Romano.
Sabato
11 gennaio 2020 ore 21.00
Teatro
della Maruca: Bollari, “Memorie dallo Jonio”
Sulle
coste desolate del Mar Jonio, immersi nel silenzio tra i colori della
macchia Mediterranea, è divenuto sempre più raro assistere a quel
miracolo che avveniva tra i pescatori e il mare, un fenomeno che
veniva indicato con il termine “Bollari”. Una parola antica
tradotta nel suono gutturale dei pescatori per annunciare
l’avvistamento dei tonni a largo delle coste. Lo spettacolo narra
la contesa di mare tra due anziani pescatori e le vicissitudini di
quella che fu la “Cecella”, il miglior peschereccio dello Jonio,
negli anni del fascismo fino alle porte della seconda guerra
mondiale. Tratto da racconti orali di anziani calabresi, “Bollari”
è una storia di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un
mondo travolto dal regime e dalla guerra.
Sabato 25 gennaio 2020 ore 21.00
Non
plus ultras
Spettacolo
di Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano, con Adriano Pantaleo,
drammaturgia e regia Gianni Spezzano, scene Vincenzo Leone, costumi
Giovanna Napolitano, luci Giuseppe Di Lorenzo, assistente alla regia
Raffaella Nocerino, contributi multimediali e foto di scena Carmine
Luino, collaborazione alla drammaturgia Adriano Pantaleo,
organizzazione Carla Borrelli, produzione Argot produzioni / Teatro
Eliseo / Nest / un ringraziamento a La Corte Ospitale.
Qual
è il modello di vita degli Ultras? Attraverso un’indagine teatrale
durata quattro anni, abbiamo cercato di dare una risposta a questa
domanda. Il modello di vita degli Ultras si racchiude in una sola
parola: Mentalità.
Dunque, cos’è la Mentalità? È una
filosofia di vita basata su delle regole non scritte ma condivise
tacitamente da tutti gli Ultras. L’impianto drammaturgico dello
spettacolo procede alla scoperta di questo codice etico e
comportamentale svelandone i pregi e i limiti.
Ciro cerca di
conquistare la dolce Susanna, figlia del temuto capo Ultras Biagio ‘O
Mohicano. La sua strategia è semplice: riuscire ad introdursi nel
mondo della curva e conquistare la benedizione dal padre della
ragazza. Ciro nel tentativo di sedurre resta sedotto, completamente
catturato da quella mentalità che sembra dare un senso alla sua vita
piatta e monotona che ha sempre detestato. Però. Cosa vuol dire
essere un Ultras? Che responsabilità porta? Che legame corre tra lo
stato civile e il movimento Ultras? Che costi ha essere un ultras?
Non Plus Ultra, ovvero “non più oltre”, la scritta che Ercole
incise, sulle colonne omonime, per stabilire il limite al quale
l’uomo aveva accesso.
Qual è questo limite? Ciro lo
scoprirà, a sue spese.
Sabato 15 febbraio 2020 ore 21.00
Mis(S)take
di
e con Fabiana Fazio
Giulietta
e Romeo. Per una serie di sventurate coincidenze tutto finisce.
L'amore. La vita. Il conflitto, infine. Per una serie di stupidi
errori. What
a mistake! Tutto
va come deve andare perchè sia la tragedia che deve essere. E se non
fosse andata così? In che altro modo sarebbe andata? La tragedia è
tragedia perchè non può andare altrimenti. Qualsiasi cosa si
faccia. Essere in un non luogo a ripetersi sempre la stessa frase.
Continuare nelle stesse azioni, lo stesso dire. Perpetuamente.
Tornare indietro. Riformulare le domande. Farsi la domanda giusta,
se la si trova, provare con altre risposte, magari. Non trovarne.
Più. Continuare
in eterno. Sempre uguale nel tempo.
MisStake,
come mistake:
sbaglio. To
mistake:
scambiare, confondere, travisare, fraintendere
MisStake,
come Miss...
reginetta, signorina. Come mistress...
padrona, signora (del proprio destino?)
MisStake,
come miss-
take: to
miss - mancare il bersaglio, non riuscire, fallire, mancare e sentire la
mancanza, non comprendere, perdere, non prendere ma anche però
prendere - to
take - accettare, portare, portare via, catturare, sopportare. Take
come “attenzione!” - take
care. Take com smontare, separare - take
apart. Take
come opinione, punto di vista. Take come registrazione, ripresa. Take
come presa. Prendendo
la famosa frase della scena del balcone: “Romeo,
Romeo, perchè sei tu Romeo...” come
incipit e provando a considerarla in tutte le sue declinazioni,
partono un serie di riflessioni sull'amore. Quello con la A maiuscola
(se davvero ne esiste uno). L’amore impossibile e perciò tanto
voluto (“volere
è potere, ma potere è volere?”),
quello ostinato (“che
amore non è, che cos'é?”),
quello illusorio, quello ideale, quello sempre sognato (il
mio Romeo),
quello smarrito, l'amor
perduto, nel
tempo e nello spazio... (“Romeo,
Romeo... perchè sei tu Romeo? ...Io non so più come chiamarti per
farti tornare, Amore. Mio”)
Potremmo anche dire: “dell’impossibilità
dell’Amore e di altri demoni”
che noi stessi mettiamo e teniamo in piedi.
Sabato
29 febbraio 2020
Clitennestra
Liberamente
ispirato a “Clitennestra o del crimine” di Marguerite Yourcenar
VINCITORE PREMIO PARODOS 2014 - TINDARI TEATRO FESTIVAL
Miglior spettacolo e miglior interpretazione regia e
interpretazione Paolo Cutuli prod. Compagnia Dracma.
Clitennestra
uccide suo marito Agamennone al ritorno dalla guerra di Troia. Cos’ha
fatto durante i dieci anni d’assenza del suo grande amore? Perché
l’ha ucciso con l’aiuto del suo amante? Quale prezzo ha dovuto
pagare per il suo sconfinato amore e per il suo efferato delitto? Le
parole mai scontate della Yourcenar descrivono con precisione
chirurgica non solo i fatti, ma anche le motivazioni che portano la
sventurata eroina dai capelli (ormai) grigi ad impugnare il coltello
che ucciderà l’unico vero amore della sua vita. L’ispirazione al
“monologo” della Yourcenaire dà spunto ad uno spettacolo
performativo in cui la regia, asciutta e moderna, con l’avallo
scenico e drammaturgico di tre trolley da viaggio restituisce vita ai
personaggi narrati in un alternarsi di pantomine e teatro d’attore,
restando comunque rigorosamente a servizio del testo. Un testo
preciso e spietato. Il pubblico di questo spettacolo diventa la corte
che giudica Clitennestra; diventa il popolo di vedove in attesa del
ritorno del marito soldato; diventa un campo solitario in cui si
nasconde Egisto. Il pubblico respira le invasioni di Clitennestra e
Clitennestra respira gli sguardi e ad essi si rivolge come ultima
preghiera: per chiarirsi e per chiarire; per prendere una decisione
finale
7 marzo 2020 ore 21.00
Le indomabili
Produzione
Magnifico Visbaal Teatro, drammaturgia e regia Peppe Fonzo.
Spettacolo in allestimento
Sabato 21 marzo 2020 ore 21.00
AVE
Progetto e regia: Eduardo Di Pietro con: Martina Di Leva, Alessandro Errico, Giulia Esposito, Cecilia Lupoli, Monica Palomby; costumi: Federica Del Gaudio; elaborazioni musicali: Ivan Guybrush Caso; foto di scena: Mauro Frojo produzione: collettivo lunAzione.
Un
evento sorprendente e inquietante sconvolge la vita di un paesino
campano e soprattutto la vita di Cesare, rinomato parrucchiere della
cittadina. Con un sogno ricorrente, una misteriosa figura femminile
insiste nel chiedergli un gesto inspiegabile. Per questo Cesare non
dorme più. Ciò che può essere frutto dell’immaginazione, assume
tra l’altro fattezze angoscianti quando in negozio si verifica una
dannosa serie di casualità che paiono rifarsi proprio a quel sogno.
La notizia si diffonde in paese sfuggendo progressivamente di mano:
tutti assecondano quello che pare un presunto ricatto, ma davvero
nessuno sembra si curi del volere di Cesare. Il progetto di
messinscena si basa su una suggestione: un comportamento mafioso
assurdo oltre la consuetudine. Con il personaggio di Cesare si pone
l’uomo in rapporto a un atto comune di violenza e prevaricazione
minacciati non da altro essere umano ma, ipoteticamente, da un’entità
trascendente, con tutte le paradossali conseguenze che ne derivano:
tra queste, un problematico caso di opposizione al sopruso.
Il
lavoro di realizzazione è frutto dell’organizzazione e della
strutturazione del materiale autoriale elaborato dagli attori
attraverso un percorso creativo condiviso. Dalla proposta iniziale di
pretesto, si è progressivamente dipanata un’impegnativa serie di
problematiche, temi e possibilità intorno alla figura di Cesare e
alla società di Santa Maria del Pozzo.
Sabato 4 aprile 2020 ore 21.00
Aspettando che spiova - la ventesima replica
“Aspettando
che spiova la ventesima replica”, scritto e diretto da Gianluca
d’Agostino, con Luigi Credendino e Gianluca d’Agostino.
“Sono
due le storie che raccontiamo contemporaneamente: la prima è quella
di due uomini molto diversi,e per estrazione sociale e per animo; i
quali durante un acquazzone dalle proporzioni bibliche avranno
l’occasione forzata di mettersi a confronto e di conseguenza,
scontrarsi. La seconda è la storia parallela dei due attori che
interpretano questi personaggi. Uno di loro non riesce più a
scindere la realtà dalla finzione ed è per questo imprigionato
all’interno del suo personaggio”.