Nuovo Teatro Mulino Pacifico, decimo appuntamento con ''Obiettivo T'' della Solot Eventi

Venerdì 31 marzo, alle ore 20.30, torna ad aprirsi il sipario al Nuovo Teatro Mulino Pacifico per il decimo appuntamento di “Obiettivo T”, storica stagione teatrale promossa dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, con il coordinamento artistico di Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia, giunta quest’anno alla sua ventinovesima edizione.

La rassegna che si compone di quattro sezioni ovvero Jazz club, Teatro di prosa, Tempo di ridere e Mulino dei Piccoli, vede in cartellone venerdì 31 marzo, alle ore 20.30, “Gemito - l’arte d’ ‘o pazzo”, uno spettacolo di Compagnia Teatro Insania e Ass. Culturale NarteA, prodotto dal Teatro Bellini di Napoli.

L’opera, scritta e diretta da Antimo Casertano che lo vede in scena insieme con Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Giordano Zangaro, vanta l’ideazione scenografica di Flaviano Barbarisi, i costumi di Antonietta Rendina, le musiche originali di Marco D’acunzo e Marina Lucia, il disegno luci di Paco Summonte e il coinvolgimento di numerose altre maestranze dello spettacolo.

Così le note di regia: “Abbandonato alla nascita, alla ruota degli esposti, Vincenzo Gemito è uno degli artisti da collocare tra i pilastri dell’800 napoletano. La sua arte, il suo modo di lavorare, ma soprattutto il suo modo di intendere e di vivere il lavoro è ciò che mi ha spinto alla ricerca e all'approfondimento della sua intera opera. Una vita tormentata e ossessionata dalla continua ricerca della perfezione e dal maniacale tentativo di lavorare non per la conquista del successo ma per la conquista della verità. Ossessione che lo hanno spinto addirittura alla reclusione in manicomio, avvenuta tra il 1886 e il 1888, e alla conseguente, una volta uscito, clausura domestica volontaria durata oltre venti anni.

La volontà è quella di poter narrare e investigare tale crisi, che può affliggere qualsiasi lavoratore, in qualsiasi ambito. Cosa porta alla rovina, cosa ci spinge al blocco emotivo, psichico e professionale? Fare arte, oggi è un lavoro? Quanto il lavoro dell’artista influisce sulle scelte personali e familiari. Quanto spesso non riusciamo più a ritrovare noi stessi, a dare un senso concreto all’arte, alla professione, al proprio lavoro?

Parte da questa analisi la volontà di realizzare uno spettacolo, non solo per la volontà di ridare luce alla complessa figura di Gemito, ma soprattutto per esplorare questo delicatissimo e profondo momento che riguarda noi esseri umani da vicino.

Attraverso la sua vicenda cercheremo di esplorare la materia intima che muove un artista. Sperando di poter aprire le giuste fessure nei meandri delle nostre anime. La risposta come al solito sarà affidata al pubblico”.

Il costo del biglietto d’ingresso per la visione dello spettacolo è di 12,00 euro. Per info e prenotazioni è possibile inviare un messaggio whatsapp al num. 3381457688 oppure telefonare al numero 0824/47037.