SAN MARCO DEI CAVOTI - Si inaugura il parco Ettore Cosomati Eventi

Realizzato in poco più di un mese e attiguo al centro storico di San Marco dei Cavoti, si inaugura oggi martedì 16 luglio alle 21.00 il nuovo ampio parco con all’interno un suggestivo percorso naturalistico e che è il primo traguardo della neoeletta amministrazione guidata dal sindaco Roberto Cocca.

Ubicato a pochi passi dal centro urbano e affacciato sul Torrente Tammarecchia, il parco ha al suo interno sentieri per trekking e passeggiate ed una bella fontana in pietra che ripropone quella un tempo qui ubicata e che fu meta dei sammarchesi per approvvigionarsi di acqua quando in paese non ce n’era a sufficienza.

L’area, da tempo in completo abbandono, è dunque tornata ad essere fruibile ai cittadini e, con la nuova sistemazione, anche utile, nonché abbellita da piante, alberi e fiori, e infine sicura grazie all’impianto di videosorveglianza.

E’ il primo passo - spiega il sindaco che com’è sua abitudine ha partecipato personalmente ai lavori - di una totale riqualificazione dell’area che prevede tra l’altro la ricostruzione dell’antica Fontana del Pellegrino e, poco lontano, anche di un’area riservata ai cani; sarà aperta a giorni e, nel 50° anniversario dello sbarco sulla Luna, verrà intitolata alla celebre cagnetta “cosmonauta” Laika”.

Per l’intitolazione del Parco, invece, l’Amministrazione ha inteso onorarvi il noto pittore Ettore Cosomati di origini sammmarchesi che tra l’altro, proprio da questi amati luoghi, realizzò un’acquaforte raffigurante il paese, premiata con medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Barcellona nel 1911 e poi pubblicata dal Corriere della Sera nel 1934.

Per l’occasione le Edizioni Realtà Sannita hanno pubblicato la biografia dell’artista - opera di Andrea Jelardi e intitolata Ettore Cosomati un artista di fama europea da San Marco dei Cavoti a Parigi, Francoforte, Zurigo, Londra e Milano - che, in oltre cento pagine e con numerose immagini, ripercorre la vita e le tappe professionali di questo illustre protagonista dell’arte italiana e internazionale nato nel 1873 e vissuto da bambino appunto nel comune fortorino, paese di sua madre Maria Borrillo. Qui, rimasto orfano di entrambi i genitori, Cosomati si isolò rifugiandosi nella meditazione e nella solitudine osservando la natura, i lavori dei campi, i fiori, le montagne e le rocce che diverranno poi i soggetti principali delle sue opere ove, infatti, si coglie sempre una traccia di «quel paesello campano appollaiato sui fianchi d’una collina, di quel paesello dove passai i primi anni della mia fanciullezza; e fra tutti i paesi che ho poi veduto nel mondo, nessuno è stato per me più ricco di profondi dolori e di grandi ingenue gioie».

Lasciato San Marco e compiuti gli studi superiori a Napoli, Cosomati nel 1894 si trasferì a Parigi e poi a Francoforte per dedicarsi al disegno e all’incisione e infine alla pittura, affermandosi già alla fine del secolo come uno dei più validi esponenti della corrente nota come Secessione Francofortese. Cosmopolita, partecipò a rassegne d’arte di respiro internazionale, tenne mostre in tutta Europa e soggiornò pure in Svizzera e in Inghilterra, trasferendosi infine a Milano ove morì nel 1960 mentre era in corso la sua ultima grande esposizione al Palazzo Reale.

Per tutta la vita Ettore Cosomati conservo un intimo e saldissimo legame con San Marco dei Cavoti, così come testimoniano i ricordi struggenti, poetici e malinconici riportati in alcuni articoli e confessati all’amico d’infanzia Domenico Zuppa - poi divenuto medico - in numerose lettere.

Una delle poetiche frasi dedicate dal pittore all’amato paese è stata incisa su una targa in legno all’interno del Parco, e recita: San MarcoSono sicuro che se lo rivedessi non lo riconoscerei più, ed invano vi cercherei le tracce di quello che io conobbi. Spesso mi è capitato, in paesi lontani, nel brusio di affollate metropoli, nel silenzio stellato di notti alpine, di rivivere con un'intensità prodigiosa qualcuno di quegli aspetti e di quei lontani piccoli casi, avvolti d'indicibile incosciente dolcezza. Quegli aspetti e quei ricordi fanno per me parte del mondo dei sogni che è un regno a sé, con altitudini speciali e propri mezzi di comunicazione e, in esso, per vie misteriose si è subitamente portati in luoghi e tempi lontani, con la possibilità di guardare e sentire come in quei luoghi e quei tempi si guardava e sentiva.

Il libro su Ettore Cosomati sarà disponibile oggi in anteprima nel corso della cerimonia di inaugurazione, mentre nelle prossime settimane si terrà la presentazione ufficiale al Museo Modern, istituzione museale sammarchese a cui il magistrato Domenico Zuppa ha donato sia l’epistolario tra l’artista e il nonno omonimo, e sia alcune opere e cimeli dell’artista.

L’appuntamento dunque è per questa sera alle 21.00 in Largo San Rocco per l’inaugurazione del Parco Ettore Cosomati la quale, con la partecipazione del Parroco don Luigi Ulano per la benedizione della struttura, sarà parte integrante delle celebrazioni religiose e civili in onore di Maria Santissima del Carmine che si svolgeranno nell’antica chiesa poco distante, nel cuore del centro storico. 

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