XII edizione 'Fare il Giornale nelle Scuole': il gran finale ancora una volta a Benevento. Attesi centinaia di giornalisti in erba Eventi

E' tutto pronto a Benevento per la cerimonia conclusiva della XII edizione del concorso Fare il Giornale nelle Scuole, promosso dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti.

Centinaia i giovani e giovanissimi reporter che, provenienti da Treviso a Ragusa,  confluiranno nella “città delle streghe” per ritirare l'ambito riconoscimento.

Anche stavolta, dunque, il capoluogo sannita è stato scelto - ottavo anno consecutivo - quale catalizzatore privilegiato delle scuole italiane per l'evento clou della manifestazione che, da prassi consolidata, si articolerà in due giornate: il 29 e 30 aprile prossimi.

Il Gruppo di Lavoro, costituito a Roma presso l'OdG, e composto dai giornalisti: Salvatore Campitiello (coordinatore), Giovanni Fuccio (referente per l'organizzazione della manifestazione a Benevento), Pamela Arena, Clemente Carlucci, Cosimo Bruno, Alessandra Fanelli, e Francesca Santolini, ha selezionato 75 testate tra gli oltre  800 giornalini presentati dalle varie scuole di ogni ordine e  grado disseminate su tutto il territorio nazionale.

Le scuole vincitrici del concorso risultano così suddivise: 20 scuole primarie, 20 scuole medie e 20 scuole superiori, per aver realizzato il miglior giornale cartaceo, più 15 scuole per le migliori testate online.

Fra queste, tre sono le delegazioni di studenti-giornalisti “made in Sannio” che stringeranno tra le loro mani la medaglia e la pergamena, si tratta dell'Istituto Comprensivo “J.F. Kennedy” di Cusano Mutri (testata cartacea “Kennedy News - La scuola in prima pagina”); dell'Istituto Comprensivo “Abele De Blasio” di Guardia Sanframondi (testata cartacea “Sono un piccolo reporter”) e dell'Istituto di Istruzione Superiore “Alessandro Lombardi” di Airola (testata online “Lombardi News”).

PROGRAMMA

MERCOLEDI' 29 APRILE 2015

Ore 16.00 - Palazzo Paolo V (Corso Garibaldi)

Tavola rotonda sul tema “L'informazione nel processo formativo dei giovani”

Saluti

Ottavio Lucarelli - Presidente Ordine dei Giornalisti della Campania

Santino Franchina - Vicepresidente Ordine Nazionale dei Giornalisti

Interventi

Enzo Iacopino - Presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti

Franco Di Mare - Giornalista Rai

Mimmo Falco - Consigliere Ordine dei Giornalisti della Campania - Presidente Movimento Unitario Giornalisti

Coffee break

Gli studenti interrogano

GIOVEDI' 30 APRILE 2015

Ore 11.00 - Teatro Massimo (Via Perasso)

Cerimonia di premiazione

Saluti

Fausto Pepe - Sindaco di Benevento

Salvatore Campitiello - Coordinatore del Gruppo di Lavoro

Enzo Iacopino - Presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti

Interventi

Giancarlo Mazzuca - Direttore del quotidiano “Il Giorno”

Giovanni Fuccio - Componente Gruppo di Lavoro “Fare il Giornale nelle Scuole”

Consegna alle scuole vincitrici del diploma di merito e della medaglia

Ore 13.00 - Chiostro di San Francesco (Piazza Dogana)

Momento conviviale

BREVE STORIA DEL CONCORSO NAZIONALE “FARE IL GIORNALE NELLE SCUOLE”

Agli albori del terzo millennio - precisamente il 27 novembre 2002 - nasceva a Benevento, nel corso di un convegno di altissimo livello promosso dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti, l'idea di un concorso rivelatosi una felice intuizione: “Fare il Giornale nelle Scuole”.

L'allora presidente OdG, Lorenzo Del Boca, nel suo intervento conclusivo ebbe a dire: “Il mondo della scuola e quello del giornalismo sono come due mezze mele che se riuscissero a tornare una mela, insieme, potrebbero darsi delle reciproche utilità e portarsi reciproci vantaggi”.

Detto fatto, nel 2003 ecco svolgersi la prima edizione della premiazione, che fino alla quarta si è celebrata a Roma, e così anno dopo anno il concorso - nutrito dalla linfa intellettiva e creativa degli studenti - è cresciuto in maniera esponenziale, tanto da arrivare ai nostri giorni per tagliare il traguardo dei dodici anni.

Lo scopo primario del concorso è quello di sostenere le iniziative delle scuole italiane per valorizzare l'attività giornalistica come strumento di arricchimento comunicativo e di modernizzazione del linguaggio.

Il concorso, infatti, non è fine a se stesso, ma rappresenta uno scambio bi-direzionale tra i detentori degli strumenti del “quarto potere” ed il mondo della scuola in cui alberga l'avvenire e si forgiano le giovani menti. Confezionare un giornale nelle varie istituzioni scolastiche - che sia cartaceo oppure online - rappresenta uno strumento didattico eccezionale, perchè la formazione della redazione, dove convergono  capacità e conoscenze, è una “palestra” formidabile, una fucina di idee, che offre ai giovani la possibilità di confrontarsi, di mettere insieme più intelligenze e stimolare il loro senso critico.

SALUTO DEL PRESIDENTE ENZO IACOPINO

(Dall'opuscolo “Fare il Giornale nelle Scuole” - Dodicesima Edizione)

Rinnovo con piacere il mio cordiale saluto agli studenti e ai docenti delle scuole di tutt'Italia che hanno inviato all'Ordine dei Giornalisti i loro prodotti: giornali cartacei e su piattaforme informatiche pensati e realizzati da giovani che si cimentano in un “esercizio di responsabilità”.

Questo è, in fondo, il lavoro di un giornalista: raccogliere notizie e idee e trasferirle con la propria firma in uno scritto che resta per sempre.

La scuola consente di  sperimentare questa formidabile “fuoriuscita” dagli schemi tradizionali dell'insegnamento e dell'apprendimento, proiettando il lavoro giornalistico oltre la prospettiva del tradizionale “profitto”.

L'Ordine dei Giornalisti ha riconosciuto nella esperienza del Concorso “Fare il Giornale nelle Scuole” un eccellente momento di dialogo e, soprattutto, un momento di confronti diretto con la vasta gamma di allievi di ogni ordine di scuola, dalla scuola dell'infanzia ai licei. Il mio riongraziamento va pertanto al Coordinatore del Gruppo di Lavoro, Salvatore Campitiello, e a tutti i colleghi che hanno lavorato nei dodici anni di questa significativa esperienza.

Non tutti i giovani che scrivono sui giornali scolastici diventeranno giornalisti. Sono convinto, però, che chi ha lavorato per “fare il giornale” sarà un lettore più pronto a criticare, ma anche ad apprezzare il giornale che si troverà tra le mani.

E di lettori consapevoli hanno certamente bisogno i giornalisti.

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