Bonus idrico: Gesesa chiarisce In primo piano

In merito alle difficoltà riscontrate nell’applicazione del bonus idrico GESESA comunica che “Il processo per il riconoscimento del bonus sociale idrico ha richiesto maggiori approfondimenti e adempimenti, in particolare correlati al rispetto della normativa in materia di privacy. Di conseguenza, il bonus sociale idrico 2021 verrà riconosciuto agli aventi diritto nel corso dell’anno 2022, secondo quanto indicato nella Delibera ARERA n.106/2022/R del 15/03/2022.

E’ evidente quindi che le difficoltà applicative riscontrate non sono dipendenti dalla volontà del gestore e indipendentemente dai tempi che occorrono per la predisposizione degli strumenti informatici necessari, il bonus 2021 sarà comunque riconosciuto agli aventi diritto per l'intero periodo di agevolazione anche mediante il riconoscimento di eventuali quote di bonus già maturate.

Si ricorda inoltre che il valore del bonus idrico, a differenza del valore del bonus elettrico e gas, non è uguale per tutti gli utenti (perché le tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale), e lo sconto sulla bolletta è diverso a seconda del territorio in cui si trova la fornitura.

Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda come stabilito dal decreto-legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157

Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico non cambiano:

â–ª appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure

â–ª appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure

â–ª appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza;

â–ª uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura idrica con tariffa per usi domestici e attivo.

Pertanto, dal 1° gennaio 2021 gli interessati non dovranno più presentare la domanda per ottenere i bonus per disagio economico presso i Comuni o i CAF.

Sarà sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè ecc.).

Se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus, di cui sopra, l’INPS invierà i suoi dati (nel rispetto della normativa sulla privacy e delle disposizioni che l’Autorità sta definendo in materia riconoscimento automatico dei bonus sociali per disagio economico) al SII, che incrocerà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus agli aventi diritto.

Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno.