Calcio: per il Benevento la crisi di risultati comincia a preoccupare In primo piano

A questo punto si puo' dire veramente che il momento negativo del Benevento deve cominciare a preoccupare, al di là della classifica.

Oramai i giallorossi sono a digiuno di vittorie dal lontano 11 febbraio (gara casalinga contro il Latina, mentre nelle successive gare hanno conquistato  soltanto 3 pareggi  (a Vercelli, poi al “Vigorito” contro Salernitana ed Entella) e tre sconfitte (a Novara, poi  al “Vigorito” contro il Bari, quindi al “Curi” di Perugia).

E non è soltanto crisi di risultati e di gioco, ma anche per quanto riguarda le reti messe a segno (sei) e soprattutto quelle subite (ben dieci). Insomma quella difesa che una volta era la vera forza della squadra, ora è diventata quasi una… groviera. Quattro le reti subite dal Bari, tre dal Perugia, poi quelle a Vercelli ed a Novara ed in casa dalla Salernitana.

Proprio per questo è giusto chiedersi: che cosa sta succedendo a questo Benevento, che fino al mese di gennaio aveva ricevuto tanti segnali positivi dalla critica? Anche al “Curi” di Perugia si è vista una squadra non certamente al meglio, spesso in balia dei padroni di casa e con tanti uomini che non riescono più a rendere come in passato.

Come previsto nella notturna di venerdì Baroni è tornato al “vecchio” e collaudato 4-2-3-1, abbandonando per il momento lo schema con i tre centrocampisti, ma non è che questo sia servito tanto. I giallorossi sono andati sotto già al trentesimo secondo di gara, poi è venuto il pareggio del solito Ceravolo (che con dodici reti fino ad ora segnato ha superato il suo record stagionale), ma  le due altre segnature dei “grifoni” umbri hanno definitivamente condannato i giallorossi alla sconfitta. Qualche altra occasione Lucioni e compagni l’hanno anche avuta, ma c’è da dire che onestamente il Perugia la vittoria l’ha meritata, anche perché la porta giallorossa ha corso tanti rischi.

Si dirà che anche questa volta Baroni aveva gli uomini contati a disposizione per le assenze di Cragno, Bagadur, Padella, Lopez e Puscas, ma questa non è una questa non è buona ragione dal momento che gli attuali infortunati saranno fuori ancora per un bel po’. Ed allora qualche soluzione deve pur essere trovata se si vuole ancora puntare a qualcosa di importante. Le prossime gara contro Trapani e Ternana al “Vigorito” e Spezia in trasferta non sono certo proibite, e l’occasione è buona per cercare di superare l’attuale momento negativo.

Al “Curi” di Perugia per la prima volta il Benevento ha dovuto fare a meno di Cragno (che ne avrà per oltre un mese dopo l’operazione al menisco) ed al suo posto a guardia della rete c’è stato Gori. Non certo brillante la sua prestazione, ed almeno nelle prime due reti avrebbe potuto fare qualcosa di più. Comunque, bisogna rassegnarsi all’assenza di Cragno, ma certamente non solo Gori è responsabile per le tre reti subite a Perugia. Anche  altri difensori (come Pezzi e Gyamfi) non hanno certamente brillato, e soltanto Lucioni e Camporese hanno cercato di  porre un freno ai continui attacchi del Perugia. A centrocampo Baroni ha riproposto Viola e Chibsah, per poi inserire Eramo al posto di Viola nel finale. Poi sono entrati anche Pajac e Venuti al posto di Pezzi e Chibsah.

A parte Ceravolo anche Cissè e soprattutto Ciciretti non hanno influito più di tanto sulla gara, mentre Falco si è reso pericoloso soltanto per qualche tiro da lontano, ma è stato poco utile per Ceravolo.

A questo punto è urgente un esame di coscienza e prepararsi per la gara di sabato prossimo (sempre in notturna) contro il Trapani. C’è da vendicare la sconfitta del girone di andata, ma soprattutto bisogna tornare alla conquista dei tre punti, che mancano ai giallorossi dal lontano 11 febbraio. Veramente è tantissimo tempo!

GINO PESCITELLI

Foto Arturo Russo

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