Calcio Serie A: un Benevento senza orgoglio al ''Mazza'' di Ferrara In primo piano

E’ pur vero che per la gara contro la Spal mister De Zerbi aveva dovuto rinunciare ad oltre mezza squadra per squalifiche, infortuni e scelte personali, ma almeno si sperava che anche questa volta sarebbe scesa in campo con orgoglio e la voglia di chiudere il torneo nel modo migliore,  anche se con la retrocessione tra i “cadetti” oramai è decisa da un bel po’ di tempo.

Invece, non è stato così. A Ferrara si è vista una squadra svogliata, con tanti uomini fuori ruolo e composta da chi oramai attende solo la fine del torneo. Così ne è venuta fuori una partita con pochissime emozioni e con i biancoazzurri di Semplici che hanno fatto veramente poco per conquistare quella importantissima vittoria che ha permesso quasi certamente di chiudere la “pratica” permanenza in Serie A. Due errori difensivi dei giallorossi, gli ennesimi, hanno permesso alla Spal di vincere con pieno merito, mentre il Benevento mai ha creato problemi ai padroni di casa. Insomma, è stata quasi una gara di fine torneo, con pochissime occasioni da parte di entrambe le squadre.

Forse l’unica cosa positiva per la “strega”, in una domenica ancora da archiviare, l’esordio in Serie A del giovane Sparandeo, che però ha rovinato la prestazione con il fallo da rigore che ha permesso alla Spal di raddoppiare la rete di Paloschi del primo tempo. Ed Antonucci non si è fatto pregare per spiazzare Puggioni e fissare sul 2-0 il risultato finale.

Come era previsto a causa delle tante assenze questa volta De Zerbi è ritornato con la difesa a tre, affiancando a Djimsiti, l’unico centrale disponibile, Sagna e Venuti, una scelta che, però, ha convinto poco. Poi centrocampo con Sandro, Viola e Letizia, con Gyamfi in aiuto che oramai non giocava da tantissimo tempo. Infine Iemmello e Parigini per cercare di dare una mano a Diabatè, che non ha mai avuto palloni giocabili. Nel corso della gara sono anche entrati Coda per Iemmello e Del Pinto per Letizia, mentre Sparandeo ha sostituito Venuti. Comunque tutte sostituzioni che non hanno portato ad effetti positivi con il Benevento sempre in balia dei padroni di casa, che non è mai riuscito a reagire.

A questo punto restano soltanto due gare, contro Genoa e Chievo, per archiviare il torneo e pensare a programmare il futuro. C’è soltanto da augurarsi di dimenticare il trend negativo visto a Ferrara con due prove di carattere e giocando un buon calcio, quello che si augura De Zerbi, che certamente nell’ultima prestazione è stato tradito.

GINO PESCITELLI