Calcio, Serie C: Benevento ancora a secco col Picerno (0-0). Il delitto è compiuto: Avellino in testa In primo piano
Come puoi pensare di vincere, dopo circa tre mesi di digiuno, se i tuoi uomini di fiducia ti tradiscono brutalmente con errori rari nel calcio professionistico? È ciò che si sarà chiesto ripetutamente mister Gaetano Auteri - fino a scervellarsi - dopo l’ennesimo inutile pareggio del suo Benevento al ‘Vigorito’ contro il Picerno. Il sesto consecutivo; l’ottavo nelle ultime nove. E sarà rimasto amareggiato constatando che non c’è che una risposta al lacerante quesito: è impossibile.
Impossibile vincere una gara arraffata, con un primo tempo all’insegna del disordine e con oltre metà dell’undici in campo con la spina visibilmente staccata; impossibile prevalere se Pinato e Manconi falliscono l’impossibile ad una manciata di metri di distanza dalla porta, senza gonfiare la rete con cattiveria. È impossibile, poi, se di mezzo ci si mette anche il direttore Di Cicco di Lanciano, astenendosi dall’assegnare almeno un paio di penalty piuttosto solari - uno per tempo, entrambi per fallo di mano (evidente quello di Esposito) - alla Strega.
Andando a ritroso, ai piedi della Dormiente si è visto un Benevento ancora una volta disorganizzato, che nella prima frazione ha faticato ad arginare l’uscita palla al piede del Picerno, performante nella costruzione dal basso con i soliti triangoli (terzino-interno-esterno) sulle fasce ed abile a bucare il pressing caotico dei giallorossi. Per gli uomini di Auteri solo due contropiedi cestinati: uno di Starita, con una rasoiata respinta; uno con Manconi, con una conclusione debole e centrale dopo aver creato superiorità numerica.
Nella ripresa un’altra gara. Quantomeno inizialmente, meglio gli ospiti: top gol sfiorato con un affilato tiro-cross di Esposito, finito al lato; poi grande arrembaggio lucano. Dopo il quarto d’ora, testa fuori dal guscio per i locali. Prima una conclusione pericolosa, finita larga, di un crescente Simonetti; poi un altro tiro radente del neo-entrato Lamesta, parato. Un lampo abbagliante, quello del Picerno con Bernardotto, servito da Volpicelli: uscita miracolosa di Manfredini per tenere a galla i suoi.
Nel finale i tradimenti al tecnico giallorosso. Prima un assist basso di Simonetti per il piattone ravvicinato di Manconi: parato. Sulla ribattuta, il più facile degli appoggi capitato sul destro di Pinato, col portiere già disteso: palla in curva. Stadio attonito. Bis 5’ dopo: appoggio di Pinato per Manconi, rigore in movimento col mancino e palla di nuovo alle stelle. Azioni da gioco complicate da raccontare, ma pressoché impossibili da giustificare.
Neanche la superiorità numerica del finale di gara ha caricato la Strega per gli ultimi scampoli di match: il fallo di Papini su Pinato, steso in campo aperto, ha ridotto il Picerno in dieci, ma non ha assolutamente influito sul risultato finale, che ha condotto all’ennesima orripilante X della formazione in giallorosso.
A completare il “delitto” sportivo del girone C ci hanno pensato i cugini di Avellino, che in contemporanea hanno battuto il Potenza tra le mura amiche (1-0), volando per la prima volta in vetta alla classifica. Se alla Strega la vittoria manca da addirittura undici gare, i lupi hanno vinto le ultime sei. E, strano a dirsi, ma se il Benevento virava al giro di boa con un corposo distacco sui biancoverdi (+8), ora si ritrova a guardarli dal basso, addirittura a -14 punti e con una giornata in più. Ma, soprattutto, la squadra di patron Vigorito sembra ormai priva di ambizioni in un finale di stagione che ha davvero poco da raccontare. Anche i playoff che si paventano all’orizzonte appaiono un ostacolo troppo grosso da superare; una favola a cui, stavolta, nessuno vuole credere. Per non illudersi ancora per poi rimanere, ancora una volta, deluso; scottato; abbandonato.
Un racconto degno dei peggiori horror-fantasy.
TABELLINO:
Benevento
(4-3-3): Manfredini; Oukhadda, Berra, Tosca, Simonetti; Acampora (23′ st
Pinato), Talia, Viviani (33′ st
Prisco); Starita (33′ st Borello), Manconi, Lanini (13′ st Lamesta). All.: Auteri.
Picerno (4-2-3-1): Merelli; Salvo (32′ st Papini), Pagliai, Manetta, Guerra; Franco (42′ st De
Ciancio), Maselli; Petito, Graziani (32′ st Volpicelli), Esposito (32′ st Cardoni); Maiorino (1′ st Bernardotto).
All.: Tomei.
Arbitro: Giorgio Di Cicco
della sezione di Lanciano.
Assistenti: Michele Colavito della sezione di Bari e
Gian Marco Cardinali della sezione di Perugia.
IV Ufficiale: Giuseppe Rispoli della sezione di Locri.
Note: Ammoniti: Simonetti (B), Maselli (P), Starita (B). Espulsi: 48′ st Papini (P). Angoli: 6-7. Recupero: 1′ pt, 4′ st.
FRANCESCO MARIA SGUERA