Coronavirus, la moderna bomba atomica In primo piano

Se solo qualche giorno fa un giornalista avesse ipotizzato gli scenari attuali causati dal Coronavirus lo avremmo considerato pazzo. “E che siamo ai tempi della peste?!” gli avremmo probabilmente risposto. Ci saremmo messi ad elencare le nostre eccellenze in campo sanitario ed anche i servizi di prevenzione e protezione a livello mondiale. Impossibile che un virus da solo possa scuotere il mondo. “Mica siamo nel 1347-– avremmo affermato - quando, sempre dalla Cina, partì la pandemia della ‘peste nera’ che fece 20 milioni di vittime stimate nella sola Europa?”.

E chi avrebbe mai pensato che ci sarebbe stato vietato di uscire di casa, pene serie multe inflitte dagli agenti delle forze dell’ordine coadiuvati dall’esercito? Se avessimo letto in un romanzo l’attuale storia del Coronavirus avremmo certo apprezzato le doti inventive dello scrittore, ma non avremmo mai nemmeno lontanamente ipotizzato che il racconto fantastico si potesse tradurre in realtà. E invece il reale ha superato il fantastico.

Quando finirà la “peste nera” del 2020? E chi può dirlo?! Speriamo presto. Ad oggi si contano nel mondo diecimila morti, destinati purtroppo ad aumentare.

Alcune riflessioni vengono spontanee.

C’è chi sostiene che il Covid-19 sarebbe stato creato a fini bellici o, comunque, a fini di “potere”. Potrebbe pure darsi che una delle grandi potenze, accantonata la bomba atomica, abbia ipotizzato sistemi di guerra più “soft”. Ma, in quanto ad efficacia, non certamente inferiori all’atomica, anzi. Ma se così fosse “l’invenzione” a questa potenza, come si dice, “le è scappata dalle mani” visto che sta imperversando in tutto il mondo. E, per il momento, nessun Paese ha inventato un qualsiasi tipo di rimedio contro l’immane sciagura. Non vogliamo credere che il cinismo umano possa arrivare al punto da non “far tirar fuori” l’antidoto - se c’è - per non compromettere l’efficacia distruttiva del virus. Ma se così fosse, fino a quando la potenza “proprietaria” del batterio sarebbe capace di resistere?

Il 6 agosto del lontano 1945, alle 8,15, l’aeronautica militare USA sganciò la prima bomba atomica, denominata “Little Boy”, sulla città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo venne lanciato un altro ordigno atomico, il “Fat Man”, su Nagasaki. Il numero complessivo dei morti è stimato da 100.000 a 200.000. Le morti a causa del Covid-19, ad oggi, si aggirano intorno a circa diecimila. Cifra destinata però ad aumentare.

Ma fa paura oggi più l’atomica o i virus “sganciati” nel mondo? Ormai la bomba atomica, diciamo, è storia passata. Certo, fa sempre paura. Appartiene però ad un’altra epoca, ad un altro modo di “fare le guerre”. Oggi sono i “virus” ad essere armi micidiali che, al di là dei morti, riescono a fare danni incalcolabili sul piano economico per un Paese. Basta vedere l’andamento delle Borse. Più che i morti per vincere certe battaglie servono i “segni meno” agli indici borsistici. Sono le Borse che contano più delle vite umane, purtroppo. Ed è sicuro che il Coronavirus sull’andamento borsistico ha prodotto proprio tanti danni, facendo scattare i micidiali “meno”.

Tante le ipotesi che girano in questi giorni sulla nascita del virus. Con i mezzi d’intelligence a disposizione delle grandi nazioni non sarà difficile appurare se il malefico virus è un evento naturale o c’è dietro la mano assassina dell’uomo. Se così fosse ci dovremmo preparare al peggio perché è naturale che chi è stato “economicamente” colpito dal Covid-19 non starà, come si dice, “con le mani in mano”. Certo qualcosa s’inventerà per colpire il nemico. Cosa? Niente di apparente per non essere accusato di sovversivismo. Per non passare “dalla ragione al torto”. Colpirà con altri virus o con che cosa? Difficile rispondere a questa domanda. Ma la reazione ci sarà più per punire il danno economico subito che per pareggiare il conto dei morti.

Una domanda viene spontanea: “Ma nel terzo millennio valgono più i soldi che la vita umana?”. La risposta è, purtroppo, “i soldi”. Chissà, forse un giorno l’umanità tutta capirà che ci sono dei valori che non hanno prezzo, che sono più importanti della vile moneta. Che con essi, con questi valori, veramente è possibile fare rivoluzioni non cruente. Forse un giorno…

ELIA FIORILLO