Del Basso De Caro (PD): ''Il Sannio avrà le infrastrutture per le quali mi sono sempre battuto'' In primo piano

La nuova maggioranza giallorossa che ha deciso di non “tagliare” l’attuale legislatura, permettendo la nascita del Conte bis, certamente è stata accolta con favore dal Partito Democratico del Sannio, ed allo stato non ci sono dissensi. Del resto, tornare al Governo dopo un periodo non certo favorevole può rappresentare per il partito un momento vantaggioso per cercare di riconquistare un elettorato che negli ultimi anni in gran parte si è allontanato, fino a portare il partito di Zingaretti quasi ai minimi storici. Ora tutti si chiedono: ma la nuova avventura sarà duratura e soprattutto si andrà avanti uniti?

E che il Pd del Sannio sia convinto sul Conte bis ce lo conferma Umberto Del Basso De Caro, leader del Pd sannita, che, a quanto sembra, a Roma è stato tra i protagonisti della svolta del partito, e, dalle voci che si rincorrono negli ultimi giorni, potrebbe essere in corsa per una “medaglietta” di sottosegretario dopo il buon lavoro svolto prima di ritornare alle urne.

Ed una ipotesi del genere certamente farebbe bene alla nostra provincia.

Onorevole De caro come giudica questo nuovo Governo?

La mia opinione sulla nascita del la nuova maggioranza è senz’altro positiva. Sul piano programmatico le delegazioni dei partiti hanno fatto un ottimo lavoro, evidenziando le urgenze che la prossima legge di bilancio ci impone di affrontare entro la fine dell’anno, e gli obiettivi che il Governo, dichiaratamente di legislatura, intende perseguire: giovani, occupazione, sviluppo, equità fiscale, green economy.

Ma tutto il Pd è unito e convinto su questa nuova avventura?

Credo, anzi sono convinto, che l’unità che abbiamo raggiunto all’interno del partito non sia di facciata. Del resto, un Partito Democratico forte, autorevole, coeso, è utile all’Italia, prima ancora che ai suoi militanti. Le sfide che ci attendono nei prossimi mesi sono così ardue che l’unità dei democratici rappresenta la ineludibile premessa per realizzare il programma politico sul quale è nato il nuovo esecutivo.

Dal centrodestra parte l’accusa che questa nuova maggioranza sia sorta soltanto per salvare le poltrone…

Il centrodestra a trazione leghista ha aperto la crisi senza alcuna comprensibile motivazione, in piena estate come non era mai accaduto, immaginando che la democrazia parlamentare accettasse supinamente di essere messa in disparte, e che il Presidente della Repubblica obbedisse ai proclami lanciati dalla piazza di Milano Marittima da Salvini. Così, però, non è stato. Il Pd, con grande maturità politica, ha concorso al Governo della “svolta” per superare la breve stagione del sovranismo, dei proclami e dell’uomo che avrebbe voluto per sè pieni poteri. La nostra democrazia, con i suoi valori costituzionali, ha saputo reagire e vincere, isolando il blocco più reazionario che gli italiani abbiano mai conosciuto dal 1946.

Nel nuovo programma c’è più attenzione per il Mezzogiorno e per il Sud: finalmente una politica diversa per queste zone troppo dimenticate.

Ho sempre sostenuto, andando controcorrente, che il Mezzogiorno non abbia bisogno di risorse, ma di progetti credibili e realizzabili che abbiano valore strategico e sappiano produrre sviluppo, occupazione, prospettive. In mancanza di idee forti, il destino del Sud appare segnato perché la politica delle elemosine non ha mai prodotto benefici ma solo aumentato le diseguaglianze.

Ottimo in passato il lavoro svolto da lei come sottosegretario per lo sviluppo del Sannio, soprattutto per la costruzione di nuove infrastrutture, come il raddoppio della Telese - Caianello, il completamento della Fortorina, la superstrada Benevento - Caserta, la linea ferroviaria ad alta velocità Napoli - Bari, tutti progetti quasi bloccati dall’esperienza di Governo giallo-verde. Sarà ora possibile riprenderli?

Le infrastrutture progettate, finanziate ed approvate durante il mio lungo impegno di Governo sono attualmente in corso di realizzazione o in fase di aggiudicazione. Vale per la Fortorina, la Telese - Caianello, la Napoli - Bari e per le decine di opere pubbliche finanziate in favore dei Comuni del Sannio e della Provincia. Effettivamente c’è stato un certo rallentamento, ma ora bisogna correre trattandosi di progetti approvati dal CIPE e finanziati per “cassa” e non per “competenza”, quindi difficilmente avrebbero potuto essere cancellati con un tratto di penna. L’etica della responsabilità, che ho sempre avuto, mi induce ad escludere che qualcuno abbia pensato di interrompere o anche solo ritardare infrastrutture necessarie allo sviluppo del nostro territori”.

Già si parla di poter allargare la nuova maggioranza e questo a cominciare dalle prossime regionali. Lei è d’accordo?

Il nostro segretario nazionale nell’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari ha espresso il forte auspicio che la maggioranza politica che ha realizzato il Conte bis possa estendersi, certo senza automatismi, anche ai governi regionali che nei prossimi mesi dovranno essere eletti. Apprezzo molto questa impostazione di Zingaretti e spero che anche in Campania, ove si voterà nella primavera del prossimo anno, possano realizzarsi le condizioni per creare un’alleanza forte, larga ed inclusiva.

GINO PESCITELLI