Dissesto, i gruppi consiliari 'Pd' e 'Del Vecchio Sindaco' accusano di sciatteria l'amministrazione Mastella In primo piano

I gruppi consiliari Pd e Del Vecchio Sindaco intervengono sugli esiti della Conferenza dei capigruppo di questa mattina, nel corso della quale il presidente De Minico ha annunciato la convocazione di una seduta di Consiglio per adempiere ad alcuni obblighi di legge consequenziali al dissesto, senza fornire copia delle proposte deliberative da porre all’approvazione dell’assise. 

“Ancora una volta - scrivono i gruppi consiliari - l’amministrazione Mastella ha dato sfoggio dell’approssimazione con cui pensa di governare questa città. In Conferenza capigruppo infatti, il presidente De Minico, ha annunciato la convocazione urgente di una seduta del Consiglio comunale per venerdì 10 febbraio, a causa della impellente necessità di ottemperare alle deliberazioni che in materia di imposte e tasse locali dovranno portare le aliquote e le tariffe di base alla misura massima consentita, e fissare quei limiti reddituali, agli effetti dell’applicazione dell’imposta comunale per l’esercizio di imprese, arti e professioni, che determineranno gli importi massimi del tributo dovuto. Altre conseguenze da predisporre nei deliberati saranno il rialzo degli affitti degli immobili e degli oneri di urbanizzazione. Abbiamo però scoperto che la documentazione relativa a questi passaggi tecnici non è stata trasmessa né in conferenza capigruppo né nelle altre commissioni competenti.

Dunque - proseguono - i consiglieri comunali non sono ancora stati in grado di prendere visione del contenuto di questi deliberati e quindi non sono stati messi in condizione di potersi esprimere. Per meglio esplicitare la sciatteria con cui dirigenti ed assessori di nomina mastelliana approcciano alle questioni più delicate, va detto che lo stesso De Nigris, che è a capo di uno dei due gruppi che fa riferimento al primo cittadino, nel corso della conferenza ha avuto parole sferzanti nei confronti dei responsabili di tale ritardo, da noi individuati nell’assessore Serluca e in almeno un paio di dirigenti, compreso il segretario generale. Occorre sottolineare che la normativa impone tassativamente un termine di giorni 30 dalla dichiarazione di dissesto per provvedere a tali adempimenti, pena la sospensione dei contributi erariali e la nomina di un commissario ad acta da parte del difensore civico regionale o del comitato regionale di controllo.

Ebbene - concludono - col Consiglio programmato venerdì arriveremo al 29esimo e penultimo giorno utile, come se fino ad oggi la Serluca e i dirigenti avessero dormito sonni beati. Un ritardo colpevole e di una gravità assoluta, oltre che un segno tangibile dell’inadeguatezza di collaboratori di cui Mastella continua a circondarsi, senza prendere in considerazione il merito e le competenze, ma basandosi unicamente sul sostegno ricevuto in campagna elettorale. Dopo la frettolosa dichiarazione di dissesto sulla scorta di una semplice presunzione di numeri mai adeguatamente circostanziati e verificati, a cui si è pervenuti attraverso una palese carenza istruttoria, e le pesanti ricadute che questa sta già avendo sulla comunità, l’amministrazione in carica non riesce a far altro che a perseverare in errori grossolani e atteggiamenti superficiali”. 

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