Francesco Sossi è il nuovo direttore di Coldiretti Benevento In primo piano

La Coldiretti Benevento ha un nuovo direttore: Francesco Sossi, originario di Palestrina (Roma) e fino a qualche giorno fa direttore di Coldiretti Siena. Sossi subentra a Giuseppe Brillante rimasto a dirigere la Coldiretti sannita per tre anni ed ora destinato alla direzione della federazione Coldiretti di Lecce.

Il passaggio di consegne è avvenuto, questa mattina, nel corso del consiglio direttivo alla presenza di Bruno Rivarossa, segretario nazionale organizzativo di Coldiretti, di Gennaro Masiello, presidente provinciale e regionale di Coldiretti, di Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Campania e dei consiglieri che compongono il consiglio direttivo della Coldiretti Benevento.

Francesco Sossi, 45 anni, sposato con due figli, ha diretto anche la federazione provinciale di Pistoia dopo esser stato responsabile informatico, nella federazione provinciale di Roma, poi, nel 2001, coordinatore di comprensorio di tre uffici zona area Roma Sud.

Il nuovo direttore Francesco Sossi, nel suo saluto di insediamento, dopo aver ringraziato il suo predecessore ha aggiunto: “E’ indubbio che ogni direttore quando entra in un nuovo territorio deve conoscerlo con la dovuta accortezza e sensibilità. Iniziare questa nuova esperienza significa andare in continuità con le cose che si stanno già facendo nella Coldiretti sannita portando indubbiamente un nuovo contributo. La forza della nostra Organizzazione è quella di parlare lo stesso linguaggio in maniera unitaria su tutto il territorio nazionale. C’è la necessità di entrare sempre di più in contatto con i nostri associati. Abbiamo il dovere di raccontare e spiegare le cose che abbiamo fatto, che stiamo facendo e che faremo sia per quanto riguarda l’aspetto politico sindacale che per quello economico”.

Il presidente Masiello dopo aver ripercorso le più importante vicende affrontate dal direttore Brillante in questi ultimi tre anni al vertice della Coldiretti sannita ha detto: “Per l’impegno ed il ruolo che il direttore Brillante ha avuto in questo territorio da parte nostra va il ringraziamento profondo per tutto ciò che ha lasciato in questa federazione. Quando si cambia c’è sempre qualcosa di positivo, quando si mettono in moto delle persone diverse si ottengono sempre esperienze nuove”.

Il fatto di essere tornato - ha spiegato il direttore Giuseppe Brillante - dopo 25 anni nella mia provincia mi ha inorgoglito. Lascio al direttore Sossi un percorso che potrà portare a grossi risultati. Abbiamo fatte le cose con grande cuore e profondendo il massimo della professionalità di cui sono portatore convinto che portano beneficio a tutti. Nel dare il testimone a Francesco Sossi sono sicuro che troverà nel Sannio una agricoltura vivace e proiettata a posizionarsi sui mercati con le qualità e le distintività di un territorio ricco di imprenditorialità, storia, e paesaggi suggestivi”.

Il direttore di Coldiretti Campania Simone Ciampoli si è soffermato sulla gestione dei fondi Ue a valere sul PSR 2007/2013 “c’è il rischio che 370 milioni di euro del PSR non vengano spesi. Un’organizzazione come la nostra non può tacere perché si conosce le cose come stanno. Nella riunione che avremo venerdì prossimo con la nuova giunta regionale chiederemo il rispetto delle nostre dieci richieste che abbiamo proposto anche in occasione della recente campagna elettorale regionale”.

Torno molto volentieri in questa Federazione - ha detto Bruno Rivarossa - che ha sicuramente una grande storia. Bisogna dare una forte continuità ai progetti avviati e poter rendere concreto quello che viene indicato dalla giunta a livello nazionale. Noi oggi viviamo una stagione da “era glaciale” con una crisi che per modalità e situazioni non trova riscontro in passato. Dobbiamo essere coscienti che chi fa l’imprenditore ha sempre meno tempo e quindi necessita di risposte e soluzioni in tempi brevi. Se riusciamo bene a farci percepire dalla società lo stesso non avviene nei confronti dei soci ed allora dobbiamo incentivare la comunicazione verso i soci per renderli partecipe del grande progetto economico rivoluzionario di Coldiretti”.

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