Giornalismo - Premio Mimmo Castellano 2023 alle testate Realtà Sannita e Sannio Sport In primo piano
Giunge alla XII Edizione il rinomato “Premio Giornalistico Mimmo Castellano” nell’anno in cui l’Ordine Nazionale dei Giornalisti festeggia i 60 anni di attività.
La serata - davvero molta attesa, sia dentro che fuori i confini dell’ambito giornalistico - si svolgerà il prossimo 20 ottobre, con inizio alle ore 15.30, nella ridente cittadina di Pagani, in provincia di Salerno, presso il Teatro Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ed è organizzato dall’Assostampa Campania Valle del Sarno, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, del Movimento Unitario Giornalisti, del Comune di Pagani, della Provincia di Salerno e della Regione Campania.
Anfitrione del Premio Castellano sarà, come sempre, il giornalista e presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno, Salvatore Campitiello, che ha allestito un programma di tutto punto comprensivo anche di piacevoli momenti musicali.
Ma veniamo a noi: tutta la Redazione di Realtà Sannita, a partire dalla direttrice Maria Gabriella Fuccio, è davvero felice e onorata di poter ricevere in quell’occasione il premio per la sezione “Testate Giornalistiche con oltre 45 anni di attività”, parimenti si può dire della redazione di Sannio Sport, guidata da Immacolata Fiscarelli, che invece si vedrà assegnare il premio per la sezione “Testate Giornalistiche con oltre 40 anni di attività”.
Da sottolineare che nelle prossime edizioni del “Premio Mimmo Castellano” tali riconoscimenti saranno dedicati anche ad altre testate giornalistiche che abbiano superato i 40 e 45 anni di attività, sempre, ovviamente di onorato percorso giornalistico; pertanto chiunque può mettersi in contatto con il prof. Salvatore Campitiello per fare le opportune segnalazioni.
Tanti, comunque, saranno i premiati venerdì 20 ottobre per diverse Sezioni, inoltre è previsto un ricordo di tre giornalisti scomparsi: Armando De Rosa (nato a Villaricca), per alcuni anni componente dell’Ufficio Stampa della Regione Campania, oltre che consigliere nazionale dell’OdG, in rappresentanza dei pubblicisti, e poi componente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine della Campania; Gennaro Guida (nato a Cesa), giornalista pubblicista, per anni capo Ufficio Stampa della Tangenziale di Napoli e della Società Autostrade Meridionali, consigliere nazionale dell’Odg e per tre anni vicepresidente dell’Ordine della Campania; Pietro Sessa (nato a Pagani), giornalista di levatura internazionale, redattore e corrispondente da Mosca de “La Tribuna”, de “La Stampa” e dell’ “Agenzia Stefani” al tempo dello Zar Nicola II, negli anni 1913-1919. Fu professore dell’ “Imperiale Istituto Superiore di Scienze Economiche” di Mosca e direttore della “Dante Alighieri” nella capitale russa. Fondò e diresse la rivista “L’Economista Italo-Russo”.
Negli ultimi anni della sua vita, Pietro Sessa, fu direttore dell’Agenzia “Orbis”, oltre che direttore del quotidiano “Il Secolo”, ma negli anni ‘30 - accusato di antifascismo e sottoposto ad inchiesta e sorveglianza - fu radiato dall’Albo dei Giornalisti.
Least but not last, si annuncia di notevole importanza il convegno dal titolo “Il valore della stampa locale, attraverso l’etica e la deontologia del giornalismo in un mondo rivoluzionato dalla comunicazione/informazione. Due universi in contrasto”, e che per tutti i giornalisti iscritti varrà sei crediti formativi.
A relazionare saranno: Gabriele Dossena, tesoriere del Consiglio Nazionale dell’OdG; Ottavio Lucarelli, Mimmo Falco e Salvatore Campitiello, rispettivamente presidente, vicepresidente e tesoriere del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
In attesa di ricevere il Premio Mimmo Castellano, la scrivente ha rivolto alcune domande alle giornaliste e direttrici sannite Maria Gabriella Fuccio e Immacolata Fiscarelli.
Ecco a voi cosa hanno risposto.
â–ª MARIA GABRIELLA FUCCIO â–ª
Come e quando è nata Realtà Sannita?
Realtà Sannita è nata nel 1978 per iniziativa di mio padre Giovanni Fuccio. Nasce come mensile d’informazione e discussione in un periodo di particolare fervore giornalistico nel Sannio che ha sempre vantato la presenza di numerose testate.
Nel 1984 diventa quindicinale, successivamente dalla stampa in bianco e nero a colori. L’intento di mio padre è stato sempre quello di animare un dibattito socio-culturale e politico sia in città che in provincia in quanto credeva fermamente nel ruolo dell’informazione quale strumento di elevazione e crescita culturale di una comunità. Politica, cultura e società con al centro il Sannio
Il giornale è cresciuto negli anni grazie al contributo di tante firme autorevoli ma dando anche ampio spazio a tanti giovani aspiranti giornalisti assolvendo pertanto anche ad un ruolo formativo. Mio padre ha saputo creare negli anni, con la collaborazione fedelissima di Mario Pedicini e Nicola Amoroso, una redazione coesa che ancora oggi a distanza di oltre quarant’anni interpreta lo spirito giornalistico con rinnovato entusiasmo al servizio di una comunità.
Nel 1989, con la pubblicazione del volume I Sindaci Benevento di Giovanni Fuccio e Mario Pedicini, è nata la casa editrice Edizioni Realtà Sannita. Da quel momento è stato un susseguirsi ininterrotto e ricco di pubblicazioni di storia, cultura e personaggi del nostro Sannio. Il catalogo oggi vanta circa 200 titoli.
Dalla scomparsa di suo padre, lei porta avanti la sua eredità…
E’ per me ancora molto difficile parlare di mio padre dopo la sua improvvisa scomparsa. Un grande dolore che mi ha dato però la forza e la spinta a proseguire con altrettanta passione e determinazione l’attività editoriale e giornalistica di Realtà Sannita. Il mio pensiero è andato subito alla platea degli affezionati lettori, degli irriducibili abbonati grazie ai quali la testata giornalistica ha raggiunto i 47 anni di ininterrotta pubblicazione.
Ho sempre avuto una grande ammirazione per l’entusiasmo e lo slancio professionale di mio padre nell’attività giornalistica ed editoriale che spero di poter portare avanti ancora dignitosamente. Non devono mancare tuttavia nel solco dell’insegnamento giornalistico elementi di novità legati all’evoluzione dei tempi ma sempre con la centralità del dibattito critico su fatti e avvenimenti del nostro territorio. In tal senso evidenzio l’idea di un mio padre di uno spazio dedicato alle pubblicazioni Realtà Giovani sui temi più disparati ma sempre al centro del mondo giovanile. Di fatto è una finestra sulle nuove generazioni per comprenderne aspirazioni e opinioni.
Un consiglio per chi vuole intraprendere l’affascinante, ma duro mestiere del giornalista.
La curiosità intellettuale e spirito critico insieme alla passione per la scrittura sono gli elementi necessari, a mio avviso per avvicinarsi al giornalismo. Il percorso non è affatto facile per chi vuole fare del giornalismo una professione che oggi richiede competenze variegate in un mondo del lavoro problematico.
Fra pochi giorni alla sua testata verrà dato l’ambito “Premio Giornalistico Mimmo Castellano”, cosa ci dice? E cosa avrebbe detto il grande Giovanni Fuccio?
Sono molto contenta di questo riconoscimento ma il merito non è certamente mio perché sono direttore solo da due anni! Il merito è di mio padre e di tutta la redazione: Mario Pedicini, Nicola Amoroso, Elio Galasso, Roberto Costanzo, Annamaria Gangale, Silvia Rampone, Giuseppe Chiusolo, Lucia Gangale, Andrea Jelardi, Paola Caruso, Carlo Del Basso, Nicola Mastrocinque, Giancarlo Scaramuzzo, Don Pasquale Mainolfi, Cesare Mucci, Emilia Tartaglia Polcini, Alessandra Gogliano, Camillo Giantomasi, Andrea Orlando, Luca Maio, Lucia De Nisi, Marisa Zotti Addabbo, Lugi Moffa, Marisa Del Monaco, Rosanna Biscardi, Domenico Rotondi, Antonio Florio, Antonino Iorio, Miriam Masone, Alessio Ermengildo Scocca, Monica Nardone Alessio Augliese. Mio padre avrebbe accolto con grande felicità il riconoscimento del Premio Mimmo Castellano, con il quale peraltro aveva un sodalizio professionale, soprattutto quale segno tangibile del ruolo della carta stampata.
E poi credeva nell’Ordine Nazionale dei Giornalisti di cui ha fatto parte come consigliere nazionale con partecipazione attiva e creativa dando vita ad un importante premio giornalistico nazionale “Fare il Giornale nelle scuole” che per dieci anni ha visto Benevento sede della premiazione finale dei partecipanti provenienti da tuta Italia con i presidenti Lorenzo Del Boca ed Enzo Iacopino.
Il futuro? Il primo obiettivo è quello di tagliare il traguardo del mezzo secolo.
Sempre con Giovanni Fuccio nel “motore”.
â–ª IMMACOLATA FISCARELLI â–ª
Come e quando è nato Sannio Sport?
Sannio Sport nasce il 27 agosto 1980 in occasione della gara amichevole tra Benevento e Napoli. Per capire l’intento della testata ricordo le testuali parole di Nicola riportate sullo storico numero 1. “Sannio Sport vuole essere l’occhio su tutte le attività sportive che si svolgono nel Sannio, ma in particolare si propone di essere l’occhio attento sull’attività della maggiore società sportiva del Beneventano… Nelle nostre pagine c’è l’intenzione di ampliare lo spazio per inserire altri argomenti che vanno dallo spettacolo al folklore, ospiteremo il parere dei tifosi ed ogni segnalazione sarà per noi un valido e prezioso contributo…”.
Da allora il giornale è stato un vero e proprio punto di riferimento nel panorama del giornalismo sannita ed è riuscito a racchiudere aspetti sportivi, con il forte legame alle vicende del Benevento calcio, e a creare un vero senso di “appartenenza al Sannio”.
È stato definito “Foglio da stadio”, è sempre stato distribuito gratuitamente, prima al “Meomartini” poi al “Santa Colomba”, oggi “Ciro Vigorito”, ed è riuscito a diventare un vero e proprio contenitore, non solo di notizie legate alla partita del giorno, ma anche di appunti di storia della città e dei suoi personaggi, di tradizioni, di curiosità, di arte, di folklore, di attualità.
D’altronde Nicola ha sempre amato la sua “creatura” che non ha mai abbandonato pur essendo impegnato in altre attività sempre legate al mondo giornalistico. Voglio ricordare che è stato segretario dell’Assostampa Sannita, ha collaborato per 22 anni con il “Mattino”, ha scritto per Campania Sport. La sua carriera giornalistica è iniziata addirittura nel lontano 1963 con il “Gazzettino di Benevento”. E poi ha ideato e condotto trasmissioni radiofoniche e televisive per “Radio Benevento Libera”, “Radio Campania Comunità”, “Canale 28”, “Telecolore” e “Telebenevento” dove ha condotto per ben 15 anni “Il salotto di Nicola Russo”.
Sannio Sport insieme ai sei volumi de “Il Benevento e la sua storia” (il settimo volume sta per essere dato alle stampe) rappresenta la storia del calcio beneventano con il susseguirsi di tutte le vicende riguardanti il mondo giallorosso. Per farlo Nicola si è avvalso della collaborazione di firme prestigiose quali Bruno Pizzul, storico telecronista RAI, Antonio Ricci di “Striscia la Notizia”, Peppe Iannicelli di Napoli Canale 21, Gianni Vergineo, ed ancora oggi di quelle altrettanto importanti come Elio Galasso, Mario Pedicini, Antonio De Lucia, Bruno Marra, Luigi Trusio, Candida Principe, Nico de Vincentiis, Alfredo Pietronigro, Mario Coletta, Don Pasquale Maria Mainolfi, Alfredo Salzano, Roberto Russo, Giacomo Fiscarelli, Nicola Inglese e ultimi arrivati Ivan Calabrese e Annamaria Gangale, i quali con il loro contributo volontario permettono a Sannio Sport di rimanere in vita.
Dalla scomparsa di suo marito, lei porta avanti la sua eredità…
Prima di sposarlo Nicola mi confessò: “Per me, al primo posto, viene il giornale e la gente, poi tutto il resto”. Il suo cruccio era di non poter dare continuità al “suo” Sannio Sport e per questo diventai giornalista e dal 2018, anno della sua dipartita, porto avanti la sua eredità, con il solo scopo di mantenere viva la sua memoria e di permettere ai tantissimi lettori di trovare Sannio Sport sia nelle edicole che allo stadio. A tal proposito ringrazio Pino Fusco che rappresenta la “redazione” di Sannio Sport e tutte le firme che continuano a collaborare con me e che ho prima citato. A tal proposito non è da meno il contributo amichevole come fotoreporter di Arturo Russo, e nel recente passato anche di Saverio Minicozzi, Antonio D’Andrea e Giuseppe Chiusolo. Ed infine quello più oneroso degli sponsor che posso definire “amici sostenitori” e grazie ai quali riesco a continuare la mia opera.
Un consiglio per chi vuole intraprendere l’affascinante, ma duro mestiere del giornalista.
Occorre avere grande passione, tanta tenacia e convinzione, senza arrendersi agli ostacoli che si presentano sul cammino. E poi avere l’onestà intellettuale di riconoscere ovunque il giusto senza avere pregiudizi. Solo così si rimane liberi e si ha la possibilità di andare avanti a testa alta.
Fra pochi giorni alla sua testata verrà dato l’ambito “Premio Giornalistico Mimmo Castellano”, cosa ci dice? E cosa avrebbe detto il grande Nicola Russo?
Sono onorata e felicissima di ricevere il premio “Mimmo Castellano” rivolto alle testate cartacee più longeve del territorio. Resistere per ben 43 anni non è facile, ma quando c’è la passione si riesce a fare tutto. Nicola era più propenso a premiare gli altri, basti ricordare il “Premio Ciro” e “Il giallorosso dell’anno”, tuttavia sono convinta che avrebbe gradito moltissimo questo riconoscimento. Sono inoltre contenta che a ricevere il premio saranno le due testate più antiche di Benevento, “Realtà Sannita” e “Sannio Sport” fondate da due grandissimi amici quali Giovanni Fuccio e Nicola Russo. Noi onoreremo sempre la loro memoria, sarà come averli sempre tra noi.
ANNAMARIA GANGALE