GUARDIA SANFRAMONDI - I Riti Settennali per riscoprire Maria, la stella dell'evangelizzazione In primo piano

Nello splendido borgo di Guardia Sanframondi la devozione popolare onora solennemente la Madonna Assunta con la celebrazione dei Riti Settennali, che si connotano per la penitenza e per scandagliare in profondità la spiritualità dei fedeli.

I Riti non sono un retaggio del passato come molti hanno scritto, ma essi rappresentano gli spazi interiori dei guardiesi che riscoprono in Maria, la stella dell’evangelizzazione, la Madre Misericordiosa pronta ad accogliere i suoi figli e a condurli verso Gesù.

Dal 21 al 25 agosto i rioni Croce, Fontanella, Portella e Piazza, hanno attraversato le strade del paese con le processioni di penitenza e di comunione fino al Santuario dell’Assunta.

Il 26, invece,  il clero con la nuda croce, portata dal vescovo, raggiunge Piazza San Filippo, varca la soglia del luogo mariano, dopo la catechesi del pastore della diocesi di Cerreto Sannita, Telese Terme e Sant’Agata dei Goti, mons. Domenico Battaglia, è stata aperta la lastra con tre chiavi, ritmata dai canti dei rioni.

Momenti di commozione sono evidenti, così i Riti entrano nel vivo e il giorno seguente con la processione generale, aperta dal rione Croce, con i battenti, i flagellanti, seguita da Fontanella, Portella e Piazza, percorrono il paese.

La Madonna è uscita alle 13.58, l’annuncio viene  dato da un colpo di mortaretto, sparato dal castello medievale. L’incontro con i battenti e la Madonna Assunta, avvenuto alle 14.58, rappresenta un momento toccante, per gli uomini con il cappuccio ad occhiaia. Il corteo processionale si snoda per il percorso tradizionale per giungere in basilica. La Madonna Assunta è intronizzata ed esposta alla venerazione dei fedeli per 15 giorni, per essere implorata notte e giorno.

NICOLA MASTROCINQUE

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