Il Consiglio di Stato accoglie le ragioni della Provincia nella vicenda Cataudo In primo piano

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha accolto il ricorso presentato dalla Provincia di Benevento e sospeso l’esecuzione di una sentenza del Tar Campania con la quale si reintegrava nell'incarico sia di presidente del CdA dell'Agenzia Sannita per l'Energia e l'Ambiente che di direttore facente funzioni della medesima Asea Alfredo Cataudo.

Come si ricorderà, il 19 luglio 2016 il segretario generale della Provincia di Benevento, Franco Nardone, nella sua qualità di responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione, avendone i poteri, sollevò Cataudo dai suoi incarichi nell’Asea perché questi, a suo giudizio, non aveva presentato la dichiarazione di conferibilità dell’incarico come prescritto dalle norme in materia.

Nell’ambito del contenzioso venutosi a creare dopo tale decisione a seguito di ricorsi da parte di AlfredoCatuado, il TAR Campania, non riconoscendo fondata la decisione assunta dal segretario generale Nardone, aveva disposto il reintegro negli incarichi presso l’Asea dello stesso Cataudo: appunto contro tale disposizione la Provincia di Benevento, a sua volta, ha fatto ricorso, innanzi al massimo Organo giurisdizionale, difesa dall’avvocato Felice Laudadio con il supporto del responsabile della Avvocatura provinciale Giuseppe Marsicano.

L’Ordinanza, resa pubblica oggi, del Consiglio di Stato si fonda sul presupposto che l’esecuzione della sentenza del TAR potrebbe determinare grave ed irreparabile pregiudizio alla Provincia; d’altra parte, secondo il Consiglio di Stato, la mancata esecuzione della sentenza del TAR, «non appare altrettanto gravemente lesiva delle ragioni dell’appellato (il dott. Cataudo, ndr), considerato che, pur essendo risalente nel tempo il provvedimento di nomina, si è provveduto già a far data dal 4 agosto 2016 (e fino ad oggi) alla sua sostituzione nel ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale “Agenzia Sannita per l’Energia e l’Ambiente” - ASEA e comunque, anche in caso di reintegro, l’incarico è destinato a venire a scadenza al più tardi il 15 marzo 2018».

Il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha commentato con queste parole la sentenza del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale sulla sospensiva dell’esecuzione di una sentenza del Tar Campania circa il reintegro degli incarichi all’Asea di Alfredo Cataudo.

“Accolgo con grande soddisfazione la pronuncia del Consiglio di Stato. Ancora una volta il nostro operato politico-amministrativo viene riconosciuto come legittimo dal massimo Organo di giustizia amministrativo. Dopo la vicenda della tassazione dei rifiuti, che ha visto l’attestazione della piena linearità, correttezza e rispondenza alle norme di legge delle decisioni di questa Amministrazione alla Provincia di Benevento, anche per quanto riguarda la gestione della vicenda Asea, il Consiglio di Stato ha dichiarato in sostanza la bontà del nostro operato. Tornano ora alla mia memoria alcune sconsiderate dichiarazioni (tanto per usare un eufemismo), peraltro talvolta condite da insulti gratuiti, provenienti da ambienti anche sindacali: taluni, senza alcuna nozione giuridica, si sono eretti a “censori” del mio operato. Ebbene: è proprio vero che il tempo è galantuomo e che, quando si opera con correttezza e diligenza, i risultati alla fine pagano. Credo di aver avuto il merito, da condividere naturalmente con i consiglieri provinciali ed i collaboratori tutti, di non aver indietreggiato dinanzi alle difficoltà ed alle facili critiche (probabilmente non disinteressate). Ebbene, ai Soloni della domenica vorrei dire questo: chiedete scusa e, la prossima volta, prima di far sentire la vostra preziosa voce contate non sino a 10, ma sino a 1.000”.

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