Il ''mamozio'' rinasce a nuova vita In primo piano

Da annoso simbolo del decadentismo di una città millenaria all’ombra della Dormiente a futuro spazio di aggregazione sociale e culturale nell’ottica della valorizzazione delle potenzialità attrattive e dello sviluppo di un brand cittadino: stiamo parlando del “mamozio”, così definito nel 2016 dall’allora aspirante sindaco di Benevento, Clemente Mastella, per indicare quel mastodontico ammasso di cemento armato e mattoni dirimpettaio dello splendido Duomo.

Del “mamozio” ci siamo occupati più volte nel corso degli anni sulle pagine di Realtà Sannita per denunciarne lo scempio e il degrado, ebbene, ora pare proprio si sia arrivati alla svolta decisiva (!?).

Destinato a divenire museo d’arte contemporanea, possiamo dire che il “mamozio” sia divenuto nel tempo esso stesso una sorta di “opera d’arte contemporanea”, di quelle che tu guardi e non capisci il significato, del tipo: “Ma che roba è?”, “L’autore cosa avrà voluto dire?”, “Quale il messaggio da lasciare ai posteri…”.

Di fronte al “mamozio” abbiamo visto più volte turisti attoniti, come la famosa coppia di fruttivendoli romani narrati nel film “Dove vai in vacanza?” in cui un esilarante Alberto Sordi e sua moglie (interpretata dall’attrice Anna Longhi) erano impressionati e increduli dalle opere esposte alla Biennale di Venezia.

Orbene, tralasciando tutte le farraginose vicende burocratiche, politiche e giudiziarie - anche perché lo spazio di un solo articolo non basterebbe - che hanno visto coinvolti nell’affaire gli amministratori di Palazzo Mosti, tanto del centrodestra quanto del centrosinistra, dalla fine degli anni Novanta ad oggi, possiamo dire che il “mamozio” - così come lo conosciamo - abbia i giorni contati.

Benevento risulta essere tra le 20 città pilota vincitrici di “Italia City Branding 2020”, ovvero il bando del Governo italiano da 20 milioni di euro che ha selezionato i Comuni con cui elaborare piani di investimento per rendere economicamente più attrattive le città.

Il bando è gestito da InvestItalia (la Struttura di Missione che supporta il Presidente del Consiglio nel coordinare le politiche in materia di investimenti pubblici e privati) ed ha carattere sperimentale, in quanto cerca di assistere gli Enti locali nel realizzare velocemente investimenti pubblici di qualità.

Superato dunque il primo step, la Giunta Mastella ha recentemente approvato la proposta progettuale (un passaggio obbligatorio) - trasmessa dal Comune e ammessa al finanziamento statale - per poter finalmente avviare tutte le attività di riconversione dello spazio urbano incompiuto e inutilizzato al fine di renderlo, come detto in apertura, spazio di aggregazione sociale e culturale, per un importo complessivo di 947.077,99 euro, di cui 150mila in cofinanziamento, con fondi comunali a valere sulla disponibilità del Bilancio 2021, e i restanti 797.077,99 quale finanziamento pubblico.

Il progetto di riqualificazione urbana denominato “Piazza Duomo Benevento” si snoda su quattro livelli della struttura, tra cui uno seminterrato e uno quasi totalmente adibito a terrazzo.

Vediamoli nel dettaglio:

nel piano seminterrato si prevede la collocazione di un sito produttivo per la promozione del territorio e per lo sviluppo di attività connesse alla filiera agro-alimentare: l’edificio sarà un Polo di Eccellenza dei prodotti sanniti e campani. La suddivisione spaziale si articola in spazi fissi e stand per la compravendita

di prodotti tipici (Mercato Centrale di 860 mq), ristoranti e bar per la promozione della cucina locale e spazi dinamici in cui organizzare eventi di promozione culinaria;

al piano terra si intende mantenere l’idea della Piazza Coperta inserita nel progetto iniziale: uno Spazio Urbano di 800 mq, aperto e completamente fruibile a servizio dei cittadini e dei visitatori caratterizzato da ampi archi che creano scorci suggestivi sulla città; sullo stesso livello si collocherà un Polo turistico per la promozione delle bellezze sannite, punto strategico da cui possono partire visite guidate per i turisti in città;

al primo piano ci saranno spazi culturali (600 mq) volti alla conoscenza e alla diffusione di cinema e teatro in tutte le sue forme d’arte attraverso l’organizzazione di eventi, spettacoli, rassegne cinematografiche, laboratori teatrali atti a coinvolgere la comunità durante tutto l’anno. Al primo piano, si collocheranno, inoltre, spazi di studio e coworking (250 mq), a servizio di studenti, giovani professionisti, freelance e startupper, spazi di aggregazione culturale, oggi poco diffusi in città;

all’ultimo piano, dove si apre un’ampia terrazza panoramica (650 mq) sarà collocato un bar-ristorante (120 mq) che ospiterà eventi e degustazioni offrendo una vista suggestiva sul Duomo storico della città.

Come si dice: “Se son rose fioriranno…”, noi comunque resteremo vigili e vi terremo informati.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it 

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