Il Sud va più forte del Nord perciò dobbiamo cambiare paradigma In primo piano

Forse è difficile crederci ma, secondo il più diffuso quotidiano del Sud ormai le Regioni meridionali crescono più di quelle settentrionali. È ora quindi di cambiare paradigma….

Se fosse vero dovremmo tutti convincerci che fra poco sarà invertita l’attuale corsa di lavoratori e cittadini dal Sud verso il Nord. Ritorneranno a ripopolarsi i nostri paesi di collina e montagna.

I ragazzi non correranno più verso le Università del Centro-Nord. Tanti ammalati non si ricovereranno più negli ospedali da Roma in su.

Il Sud va più forte del Nord o è il Nord che continua a correre più del Sud? Chi ha ragione?

Il Mattino che da quattro mesi, a piena pagina, con il suo “Cambio di Paradigma”, ci documenta che il Meridione cresce più del Settentrione o la Repubblica ed il Corriere del Mezzogiorno i quali non smettono di denunciare “il falso mito della rinascita?”

Forse sarebbe più comodo e facile dimostrare che hanno ragione i giornali che ci piangono addosso con i soliti lamenti del Sud abbandonato; daltronde uno dei motivi dell’opposizione alla legge sull’Autonomia Differenziata è appunto la difficoltà del Sud a reggere il ritmo di sviluppo delle Regioni del Nord.

Tuttavia, sia da una parte che dall’altra della stampa italiana, si parla di Nord e Sud ma poco o quasi mai di fasce costiere e aree interne; si continua a considerare la dorsale appenninica come una specie di appendice dell’area metropolitana.

Nei numerosi articoli del direttore de Il Mattino si sostiene che ormai vi è “un risveglio del Mezzogiorno produttivo, che dura da più di quattro anni”, tuttavia è anche vero che quasi nessuno se n’era accorto.

Ma intanto il Mattino insiste affermando che “il sogno della rinascita sta diventando realtà”; “Il Mezzogiorno che decolla”; “Vola il brand Napoli”; “Basta piagnistei”; “Il Sud ha due marce in più”. Mentre la Repubblica titola “Poveri, un esercito di 5 milioni nel Mezzogiorno”. Ed Il Corriere del Mezzogiorno denuncia “Il falso mito della rinascita”; ed afferma che “Si allarga il divario Nord-Sud”.

Se è vero che “il sogno della rinascita sta diventando realtà anche perché il boom del Mezzogiorno sarebbe merito delle imprese”, merito delle imprese e non tanto delle istituzioni, allora sarebbe giunto il momento di “uscire dalla lunga stagione dell’irresponsabilità”, soprattutto nelle stanze degli esponenti istituzionali e tecnico-burocratici.

Non sarebbe tanto questione di finanziamenti ma di funzionamento.

Potrei fermarmi qui con le riflessioni sul “Cambio di Paradigma”, proclamato dal direttore de Il Mattino: battaglia contro i piagnistei dei secolari meridionalisti; battaglia che segnala “un dinamismo produttivo ed una voglia di riscossa, che sono da più di quattro anni in qua il tratto costitutivo di questo territorio e delle sue comunità”.

Da più di quattro anni in qua… e come mai prima che lo rilevasse Il Mattino nessuno se ne era accorto o nessuno aveva voluto rilevarlo?

Allora a chi dobbiamo credere: all’uno o agli altri giornali? E forse sarebbe il caso che al Consiglio regionale si aprisse un dibattito sul tema, mettendo a confronto l’una e l’altra tesi.

ROBERTO COSTANZO