Impianto biodigestore a Ponte Valentino, Romano (Confcommercio): ''Solo per favorire il business di pochi'' In primo piano

Confcommercio Benevento nella giornata odierna ha prodotto istanza di accesso agli atti per conoscere dal Consorzio ASI l’eseguito “studio sulla compatibilità ambientale e territoriale” relativamente al progetto inoltrato da un soggetto privato avente per fine l’installazione di un impianto biodigestore nell’area di Ponte Valentino.

Non entriamo nei labirinti delle normative che riguardano la gestione dei rifiuti e nemmeno di quella regionale riferita alla loro provincializzazione perché non volgiamo essere tacciati per quelli che vogliono distruggere la gestione pubblica del ciclo dei rifiuti ma è nostro preciso dovere difendere il territorio e le aziende che qui ci lavorano onorando le peculiarità alimentari ed enogastronomiche di eccellenza. Per la verità ci saremmo aspettati che, oltre al sindaco della città, fosse la Camera di Commercio, la Casa delle Imprese a scendere in campo in difesa delle sue imprese: nessuno è intervenuto sebbene sia il Comune che la Camera di Commercio siano i “maggiori azionisti” dell’ASI con la Camera di Commercio che ha espresso anche il vice presidente del Consorzio. Ma di che stiamo parlando?”.

Secondo Nicola Romano, presidente di ConfCommercio, “è in atto una vera e propria aggressione da parte della Regione Campania - nel silenzio assordante dei politici locali - che con le sue decisioni farebbe definitivamente morire l’economia mortificando l’immagine dell’intero Sannio”.

ConfCommercio denuncia che nessuno tra Istituzioni e soggetto privato proponente abbia, tra l’altro, adottato un modello di dialogo e coinvolgimento del territorio fondato sull’ascolto delle istanze e su una comunicazione trasparente.

La Regione ci ha abbandonato da anni e se tanto ha deciso, almeno non si ricordi di noi solo nelle circostanze utili a deturpare il nostro clima il nostro respiro e quel poco che resta della nostra bistrattata economia. La massa di rifiuti, in tonnellate, circolata e stivata nelle nostre aree, (PONTE VALENTINO, PADULI , LOCALITA’ TRE PONTI, STIR CASALDUNI ETC ETC ) è più o meno equivalente a quanto da noi prodotto per i prossimi 100 anni!!!! Piuttosto che badare all’interesse collettivo appare, ancora una volta, che il binomio rifiuti-energia sia stato adoperato solo per favorire il business di pochi come avvenuto, ad esempio, nelle città di Rieti ed Arezzo (!). I sanniti vogliono andare in bici continuando a respirare l’aria salubre del territorio nelle strade piuttosto che nei corridoi delle loro abitazioni”.