La prospettiva di Fabrizio D'Aloia In primo piano
La passione per l’arte e l’amore per il digitale e la tecnologia ti hanno spinto in questo nuovo progetto. Come si sposano Arte e Tecnologia?
La tecnologia è una forma d’arte. Creare nuovi software, dispositivi o servizi ed in particolare con la tecnologia digitale è un modo di esprimersi alla pari di altre forme artistiche. Il successo di un prodotto tecnologico dipende in larga parte anche da quanta arte è insita in esso, ossia da quanto Eros trasmette al suo utilizzatore.
Benevento è una città ancorata alla sua storia, alle sue tradizioni. Riuscirà l’arte contemporanea a conquistare anche i Beneventani?
Non ho dubbi al riguardo. La risposta è SÌ. Il problema è al contrario. I Beneventani respirano e vivono immersi nell’arte da sempre. Ci sono abituati. Basta vedere quanto è affascinante il nostro patrimonio artistico. Quello che manca e crea disagio, è proprio l’estensione di questo patrimonio ai tempi attuali grazie all’arte contemporanea che in città non è presente in maniera adeguata, ossia partecipata e quindi sentita da tutti come invece lo è stata nel passato. Un concetto che l’amministrazione ha recepito e fatto proprio supportando ad esempio il nostro progetto di restauro e ricollocazione in zona da definire dello splendido Presepe del maestro Riccardo Dalisi.
Dopo i tuoi noti successi da imprenditore nel settore del gaming e in quello delle criptovalute la tua versatilità ti ha portato verso l’arte. E’ nata prima la passione per l’arte contemporanea e poi l’idea di farne un business? In cosa consiste ArtSquare, la piattaforma che hai creato?
La passione per l’arte ed il design, la bellezza in tutte le sue espressioni, anche in natura, hanno radici nella mia adolescenza anche grazie alla fortuna di aver avuto formatori sensibili oltre che colti. Unire arte contemporanea, tecnologia blockchain e finanza è stato per me naturale ed è nata ArtSquare. ArtSquare è una piattaforma che innova radicalmente il mondo dell’arte e lo democratizza consentendo a tutti di investire in quote di importanti opere d’arte anche senza disporre dell’intero capitale per acquistarla.
Sei anche un consulente nel settore delle start up. Quali sono i fattori distintivi di una start up di successo? Come instillare nelle nuove generazioni del Sud lo spirito imprenditoriale per evitare la desertificazione delle alte professionalità?
Una start up è per definizione un’impresa innovativa che intende sviluppare un prodotto o servizio non ancora esistente sul mercato o, se esistente, intende svilupparlo diversamente innovando nei processi, nei modelli o nella tecnologia. Ma non basta: l’innovazione che propone deve essere persistente e duratura nel tempo ed anche difendibile dai competitors. Occorre quindi tanta resilienza e motivazione oltre che competenze specifiche da parte dei founders per aumentare le probabilità di successo in un mercato estremamente selettivo. Educare i giovani ad avere coraggio, ad osare, ad avere fiducia in se stessi di poter trasformare i progetti concreti le loro visioni è altrettanto importante quanto una buona formazione di base di economia e di business che purtroppo è ancora molto carente.