Mensa, Fioretti: 'L'amministrazione Mastella continua a collezionare magre figure' In primo piano

'L'amministrazione Mastella continua a collezionare richiami e magre figure, a testimonianza della reiterata approssimazione con cui, sin da quando si è insediata, continua a gestire la cosa pubblica. Dopo la tirata d'orecchi del Ministero sulla a dir poco superficiale risposta alle osservazioni sul Bilancio stabilmente riequilibrato, adesso si è scomodata addirittura l'Autorità nazionale anti corruzione per denunciare le criticità emerse nella procedura di assegnazione del servizio mensa. Lo ha fatto peraltro con una nota firmata direttamente dal presidente Cantone, che proprio Mastella 8 mesi fa aveva ospitato in occasione della firma di un protocollo di vigilanza collaborativa: questo amplifica ulteriormente la perdita di credibilità del Comune di Benevento nei confronti di un ente deputato al controllo della liceità di atti e operato della pubblica amministrazione'. Così in una nota alla stampa il consigliere comunale Pd a Palazzo Mosti, Floriana Fioretti.

'Il sindaco - aggiunge Fioretti - farebbe bene ad effettuare un maggiore controllo del lavoro, degli indirizzi e delle risultanze di membri della Giunta, dirigenti e funzionari; non può limitarsi a dire che non sa nulla, che non viene tempestivamente informato e che apprende solo dai giornali cosa producono collaboratori che lui stesso si è scelto, persone da lui nominate e con le quali dovrebbe esserci un rapporto di fiducia reciproca alla base. La rampogna dell'Anac ha dell'inaudito perché gli errori evidenziati sono davvero madornali; Cantone è stato addirittura costretto a fornire suggerimenti per rendere quantomeno dignitosi e presentabili determina a contrarre, disciplinare di gara e capitolato speciale d'appalto.

Ora, dopo questo ennesimo, sciagurato flop - conclude Floriana Fioretti -, non possiamo che essere seriamente preoccupati per quello che sarà della mensa scolastica, già sospesa da mesi per manifesta incapacità: uno dei cavalli di battaglia in campagna elettorale di Clemente Mastella si è trasformato nel suo peggiore incubo'.