Messa in opera di tre travi in cemento armato per il rifacimento del Ponte Jenga In primo piano

Questa mattina il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha effettuato un sopralluogo per verificare l'andamento dei lavori di rifacimento del Ponte Jenga in località Asciello sulla Strada Provinciale n. 109 tra Cautano e Campoli Monte Taburno, completamente distrutto dall’alluvione del 2015.

Proprio lì è cominciata la messa in opera di tre travi in cemento armato prefabbricato, ciascuna delle quali è lunga 22 metri e pesa 42 tonnellate, costituenti l’ossatura del nuovo ponte sul torrente Jenga.

Al sopralluogo hanno partecipato i funzionari del Settore Tecnico della Provincia ingegneri Salvatore Minicozzi e Filippo Iadanza e l’architetto Giancarlo Marcarelli, responsabili degli interventi sulla viabilità provinciale nell’area vitulanese dove insiste la n. 109.

Ad assistere alle spettacolari operazioni per la messa in opera delle travi, erano presenti: i sindaci di Cautano, Giuseppe Fuggi, e Vitulano, Raffaele Scarinzi, il vice sindaco e l’assessore di Tocco Caudio, Raffaele Concia e Giuliano Calvanese, e l’assessore di Campoli Monte Taburno, Carmine Orlacchio.

Erano ovviamente presenti anche i carabinieri della locale stazione, i vigili urbani e la Protezione Civile, nonché i responsabili e le maestranze dell’Associazione Temporanea di Imprese Effedue Costruzioni srl e Ferraro Costruzioni srl di Cautano che sta eseguendo l’intervento.

Il rifacimento del ponte sullo Jenga è finanziato dal Commissariato straordinario per l’emergenza alluvione del 2015, istituito dal Governo per il ripristino delle opere pubbliche distrutte da quella calamità: il costo dell’intervento è stato quantificato in oltre 420mila euro.

La provinciale n. 109, per un tratto di oltre un chilometro, è stata chiusa al traffica fin dalla notte dell’alluvione: il traffico veicolare è al momento instradato su una strada comunale alternativa, la Luciarco, assai stretta e con fortissime pendenze e questo comporta la pesante condizione di isolamento che affligge le comunità della Vallata e le attività imprenditoriali e commerciali della zona. Tutti sono costretti a tortuosi andirivieni sulla strada comunale, inadatta a sopportare i volumi di traffico che vengono a crearsi.

Oggi il torrente Jenga scorreva tranquillo e con acqua limpidissima; ma la notte del 15 ottobre 2015 la sua furia fu tale da portare via interi costoni di roccia, decine e decine di metri di strada asfaltata e naturalmente il vecchio ponte.

I lavori di ripristino della Strada provinciale n. 109, fino ad oggi realizzati, sono consistiti in una imponente gabbionatura delle sponde dello Jenga, nella messa in sicurezza dell’alveo e sulla costruzione delle spalle in cemento armato del nuovo ponte, nonché in altre opere minori. Stamani invece si sono materializzati nella zona pedemontana tre imponenti tir che trasportavano le tre travi, nonché una grande gru mobile di sollevamento per consentire la loro messa in opera.

Il presidente Ricci ha dichiarato al termine del sopralluogo: “Sono stato ospite della Sala Consiliare degli amministratori e della gente di Cautano e della Vallata Vitulanese nello scorso mese di febbraio ed in quella occasione indicai, sulla scorta del lavoro del Settore Tecnico della Provincia, un crono-programma dei lavori: mi pare che quello scadenzario venga rispettato. Ci sono tutti i presupposti per poter superare le condizioni di gravi criticità che affliggono i cittadini della Vallata. Vorrei ringraziare della collaborazione le Amministrazioni comunali e tutti i cittadini dell’area, le Forze dell’Ordine, la protezione Civili del comprensorio, il Settore Tecnico della Provincia e, naturalmente, anche l’Associazione di Imprese che stanno dando ciascuno il massimo affinché i lavori siano ultimati come previsto”.

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