Napoli-Bari in 2 ore: l'innovazione dei trasporti passa per il Sannio In primo piano

Nel contesto di un piano di potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti del Mezzogiorno spicca il grande progetto della linea ferroviaria AV/AC (Alta Velocità/Alta Capacità) Napoli-Bari di 145 km che interessa anche il territorio del Sannio. Si tratta di un progetto che sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista della funzionalità, rappresenta un vero e proprio ‘ponte’ per il futuro. Nel 2028, anno in cui è fissato il termine dei lavori, ad esempio sarà possibile percorrere la tratta Napoli-Bari in sole 2 ore, sarà possibile partire da Benevento e arrivare a Napoli in soli 45 minuti e arrivare a Roma in appena 1 ora e 40 minuti di viaggio, arrivando ad una velocità di percorrenza massima di 245 km/h, di fatto dimezzando i tempi di percorrenza attuali.

Oltre a dimezzare i tempi di percorrenza e portare i conseguenti vantaggi economici e infrastrutturali che renderanno il Mezzogiorno sempre più interconnesso, la nuova linea ferroviaria comporterà una serie di benefici come la soppressione dei passaggi a livello presenti sull’attuale linea, la nuova stazione di Hirpinia sulla tratta Apice-Orsara, la capacità teorica sulla tratta Napoli-Foggia che passerà dagli attuali 4 treni/h in entrambi i sensi di marcia ai 10 treni/h per senso di marcia e inoltre sulla stessa tratta sarà possibile la circolazione di treni con semirimorchi con peso per asse fino a 22,5 tonnellate e dalla lunghezza di 750 metri.

Si tratta di una sfida tecnologicamente avanzatissima, testimoniata emblematicamente dalla tecnica dello ‘scavo iperbarico’ che interessa la Galleria Casalnuovo nel lotto Napoli-Cancello, tecnologia per la prima volta usata in Europa che prevede l’utilizzo dell’aria compressa per effettuare le operazioni di scavo in presenza di falde acquifere, riuscendo a coniugare queste nuove modalità costruttive anche alla sostenibilità ambientale.

L’intero progetto è infatti anche affiancato da un complesso sistema di monitoraggio ambientale che non solo sta lavorando nel corso dei lavori ma sarà attivo anche dopo la fine, dimostrando grande attenzione al tema della sostenibilità. È stato infatti stimato che tra il 2028 e il 2047 si risparmieranno più di 3 milioni di tonnellate di emissioni CO2, dovuti al fatto che grazie alla futura linea Napoli-Bari, il trasporto su gomma si ridurrà drasticamente, favorendo una mobilità sostenibile.

D’altronde questo è uno dei tanti obiettivi fissati dal Libro Bianco dei Trasporti dell’UE che prevede di trasferire entro il 2030 il 30% del traffico merci oltre i 300 km dalla gomma al ferro e il 50% entro il 2050. Non a caso il progetto Napoli-Bari è stato finanche individuato come “case study” dalla Università di Harvard nel Massachusetts per approfondire possibili tipi di infrastrutture green.

Una delle tratte che interessa il nostro territorio è quella che collega Apice alla futura stazione Hirpinia, alla quale seguirà la tratta Hirpinia-Orsara, lunga 28km, di cui 27 km si svilupperanno in galleria. La galleria Hirpinia si contenderà il titolo di galleria più lunga d’Italia con quella di Valico a Genova e sarà la 12esima al mondo. È bene ricordare che queste linee saranno inserite nel corridoio TEN-T (Trasport European Network), uno strumento fondamentale per pianificare e sviluppare una rete di infrastrutture coesa e avanzata che favorisce il trasporto di persone e merci, promuovendo il commercio, nonché una rafforzata coesione economica europea. Per ora, in attesa della fine dei lavori, si può apprezzare una crescita di tipo occupazionale nel nostro Sannio.

Infatti a partire dal 2022, per la realizzazione della tratta Apice-Hirpinia, sono stati formati e assunti dalla Webuild circa 800 addetti e contestualmente è nata la “Scuola dei Mestieri, un progetto nazionale per formare e assumere nuove risorse da inserire nei progetti del gruppo Webuild che ha visto sul cantiere situato nel territorio apicese una prima consistente applicazione. I lavori attualmente in corso della tratta Apice-Hirpinia stanno infatti vedendo decine e decine di giovani che in quest’opportunità lavorativa, in un tempo in cui è sempre più facile emigrare dal nostro territorio, hanno trovato un’occasione di realizzazione e di riscatto sociale.

Sebbene il lotto Apice-Hirpinia, il quale prevede un tracciato di 18,7 km di cui circa 13 km in galleria divisi nelle 3 gallerie di Grottaminarda, Melito e Rocchetta, passando per i comuni di Ariano Irpino, Grottaminarda, Melito Irpino, Flumeri, Apice, S. Arcangelo Trimonte e Paduli, sia un’occasione lavorativa a termine, in quanto i lavori per la realizzazione dovrebbero terminare entro il 2026, è comunque un’opportunità da non sottovalutare.

Al termine dei lavori ci saranno nuovi operai specializzati, nuovi geometri con un bagaglio di esperienza maggiore, nuovi ingegneri, nuovi tecnici che saranno pronti e formati per altre sfide e nuove opportunità lavorative in un mondo del lavoro che sempre più è complesso e sempre più bisognoso di nuove qualifiche e specializzazioni. E chi lo sa, se in futuro queste nuove sfide lavorative avranno luogo in un Meridione che dal punto di vista infrastrutturale e della mobilità sarà sempre più connesso?

ANDREA ALBANESE