Natale solidale, Vittoria Principe attacca l'amministrazione Mastella: 'Solo un selfie con Babbo Natale per i bimbi meno abbienti' In primo piano

Ritorna all'attacco dell'amministrazione Mastella l'esponente del Partito Democratico, Vittoria Principe.

Questa volta a finire nel mirino è la programmazione natalizia, ma non mancano strali anche sulle politiche commerciali e culturali.

«Ancora una programmazione tesa a soddisfare solo ed esclusivamente azioni dell'apparire attraverso la solita musica e musichetta da pro loco. E' stato stabilito, infatti, dalla giunta di investire per le prossime festività natalizie soldi pubblici, circa 150mila euro, tesi solo a soddisfare una fetta di cittadini che sarà chiamata a condividere le solite luminarie e musichette, come detto, da pro loco.

Una amministrazione che ha dimenticato del tutto ogni iniziativa a favore del sociale e solidale. Tutto viene delegato all'impegno costante e puntuale della Chiesa e del terzo settore. Una sorta di pilatesca lavata di mani.

Nel programmino proposto dal solito direttore artistico, quello buono per tutte le stagioni, non abbiamo letto di alcuna iniziativa a favore di quelle fasce meno abbienti, di quei bambini che vivono momenti di disagio (se non un selfie con babbo Natale) di tutte quelle categorie a partire dagli anziani che non hanno a chi “votarsi” per essere almeno ascoltati.

Ci chiediamo che fine abbiano fatto le politiche sociali e di solidarietà?

Il Natale è l'evento più significativo per mettere in campo ogni sforzo utile, teso al sostegno del prossimo. In altre realtà, questo è il primo punto di un programma natalizio, di quelle amministrazioni che tengono alle proprie comunità. Nella nostra comunità ci saremo aspettati un Natale Solidale, dove far nascere, attraverso l'esigenza di vivere il periodo natalizio, uno spirito di partecipazione verso chi affronta la vita partendo da una condizione di svantaggio. Ma forse, a questi amministratori è chiedere troppo.

Amministratori evanescenti, tesi sempre più all'apparire che all'essere. Basti vedere lo stato di irreversibilità in cui verte il commercio, vero termometro dell'economia locale. La cultura e le politiche giovanili inesistenti. Una vicenda mensa che non  trova alcuna soluzione dopo i tanti valzer di assessori. Il gioco dell'oca dei vice sindaco, ogni tre mesi si cambia, a mo' di quadriglia. Una sorta di giostra, dove tutti si divertono, tranne i cittadini, che pagano tasse e per giunta le più alte d'Italia, così come confermato in tv nazionale (proprio ieri a mattino 5) dal sindaco di Verona, Tosi. Per le politiche sbagliate ed inconcludenti lì si che arriviamo a confermarci primi sul piano nazionale.

Non ci resta che aspettare ancora un po', illuderci che esista Babbo Natale e, attraverso la letterina natalizia, chiedere un dono: Mastella lasci Palazzo Mosti».

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