Per la Valle Caudina: treno BN-NA in partenza a luglio 2025 In primo piano

“Passano ancora lenti i treni per Tozeur” cantava Franco Battiato quarant’anni fa assieme ad Alice. Era il 1984 e all’Eurofestival del Lussemburgo il cantautore siciliano raccontava le storie dei villaggi di frontiera della Tunisia sudoccidentale, situati alle soglie del Sahara dove, ai viandanti, prima che arrivassero i binari per Tozeur e a causa di un effetto ottico, sembrava di veder sfilare le carovane. Oggi, invece, un po’ più a nord della città tunisina, sono molti i paesi che da anni non vedono passare nemmeno un treno, neanche nei miraggi delle giornate d’estate più calde.

Dal marzo 2021 i comuni della Valle Caudina non hanno più una rete ferroviaria: da quando la tratta Benevento-Cancello venne interrotta per effettuare dei lavori di ammodernamento dell’intera linea con appalti dal valore di circa 171 milioni di euro. Già nel lontano 2018, una frana interruppe il passaggio dei treni per diversi mesi, quasi come un oscuro presagio di quello che sarebbe stato dopo. Nel frattempo, autobus sostitutivi hanno ripercorso la tratta, nel tentativo di contenere i disagi della linea interrotta. Secondo il consigliere regionale Maurizio Petracca, però, i lavori di ammodernamento sono stati d’importanza cruciale, in quanto hanno dissuaso il governo centrale dal chiudere la tratta, rappresentando così un’ipoteca sulla sopravvivenza della linea stessa. Ma quei treni che non passano più e che da decenni collegano il Sannio a Napoli, sono tornati a far parlare di sé nelle ultime settimane, quando la Regione ha deciso di convocare i sindaci delle città caudine per discutere dei ritardi nella conclusione dei lavori, dopo l’interrogazione del capogruppo della Lega in Regione Severino Nappi.

Da quel momento l’Eav, o Ente Autonomo Volturno, che gestisce la tratta, ha fatto sapere che i lavori non si sarebbero conclusi prima del novembre 2025, generando ulteriori discussioni e innumerevoli perplessità dei primi cittadini caudini. Per Vittorio Fucci, responsabile regionale Infrastrutture e Trasporti della Lega, la colpa di un simile ritardo sarebbe tutta dell’Eav che, a sua detta, si sarebbe giustificata addossando tutte le responsabilità a Hitachi Rail, l’azienda addetta alla realizzazione e installazione di sistemi tecnologici avanzati, come il sistema di controllo del traffico ferroviario, nell’ambito dei lavori di ammodernamento della tratta.

Anche il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo durante l’incontro tenutosi in Regione ha così dichiarato: “La Regione Campania ha investito 140 milioni di euro per garantire la sicurezza e l’efficienza di questa tratta, un investimento che rappresenta un impegno concreto per mantenere vitale il collegamento ferroviario Benevento - Cancello. Assicurare questa continuità significa dare nuova energia ai nostri territori e permettere un’integrazione con le principali direttrici di trasporto, compresa l’Alta Velocità. Questo investimento è un passo essenziale per garantire opportunità di collegamento al passo coi tempi, riconoscendo il valore strategico della linea per i cittadini del Sannio e dell’Irpinia”.

I malumori diffusi sono stati forieri di un ennesimo incontro, decisivo per le sorti dei paesi della Valle Caudina, che si è tenuto a Napoli nella serata di mercoledì 6 novembre. In tale data, Eav, Regione e rappresentanti del raggruppamento di imprese operanti sulla linea Benevento Cancello, guidati da Hitachi, si sono riuniti per discutere e superare ogni problematica finanziaria e logistica, concludendo di riuscire a mantenere l’impegno di riaprire la linea entro i termini concordati inizialmente, ovvero nell’estate del 2025, più precisamente a luglio.

Le reazioni dei sindaci dei comuni interessati non si sono fatte attendere, in un’atmosfera di cauti ottimismi, titubanze e lamentele. Perplesso è apparso sin da subito il sindaco di Montesarchio Carmelo Sandomenico che ha ravvisato nel comunicato diffuso da Eav in seguito all’incontro di mercoledì, soltanto la ribadita volontà di riaprire la linea per luglio del prossimo anno, tralasciando però - a detta del primo cittadino - la risoluzione dei nodi finanziari ancora da sciogliere.

Dello stesso umore i sindaci di Bonea e Bucciano, Giampietro Roviezzo e Pasquale Matera, i quali hanno visto il recente incontro come l’ennesimo modo di guadagnare tempo, incapace di aggiungere alcunché alla situazione di stallo esistente e a quanto già noto. Nel frattempo, secondo i primi cittadini, gli studenti dei paesi caudini ancora vivono il disagio di non poter raggiungere Napoli con il treno, così come non possono farlo le persone che hanno necessità di curarsi negli ospedali partenopei.

Infine, concludono ricordando come una simile situazione sia problematica anche per gli eventuali turisti che vogliano raggiungere il Sannio da Napoli e scoraggi qualsiasi imprenditore dall’investire in quei territori. Un disagio generalizzato che colpisce non pochi paesi e che finora, a causa dei vari passaggi di responsabilità, non ha ancora un vero colpevole, secondo Matera e Roviezzo. Chissà se da luglio del prossimo anno i cittadini caudini riusciranno davvero a vedere passare i treni per Napoli, o se si tratterà soltanto di un effetto ottico, come le immaginarie carovane che sfilavano sullo sfondo del Sahara, in rotta per Tozeur.

RAFFAELE DE BELLIS