Referendum e amministrative - Sì all'election day: si vota il 12 giugno In primo piano
Alea iacta est: il Consiglio dei ministri ha stabilito che il 12 giugno 2022 si terranno i referendum ed il primo turno delle Comunali, mentre nei centri con più di 15.000 abitanti - laddove si rendesse necessario un ballottaggio - questo si svolgerà domenica 26 giugno.
Nel Sannio beneventano le amministrative interesseranno 11 Comuni e, poiché nessuno di essi si avvicina neanche lontanamente alla fatidica soglia dei 15mila, non è previsto il doppio turno.
Otto amministrazioni sono a scadenza quinquennale: Apollosa, Arpaia, Campolattaro, Limatola, Molinara, San Bartolomeo in Galdo, Santa Croce del Sannio e Sassinoro, invece tre Comuni sono attualmente retti da commissari prefettizi, vale a dire, Buonalbergo, San Marco dei Cavoti e San Martino Sannita.
Prevedibile, ma non scontata la formula dell’election day, ovvero, la pratica di accorpare nello stesso giorno varie tornate elettorali, in cui coincidono diversi appuntamenti per i cittadini.
L’election day era stato chiesto a gran voce da Lega e Forza Italia, a cui poi si erano uniti tutti gli altri partiti.
Tre i principali motivi della richiesta dell’accorpamento di più votazioni: 1) evitare la doppia chiusura delle scuole, difatti tra l’8 ed il 10 giugno suoneranno le ultime campanelle negli istituti scolastici italiani; 2) aiutare il raggiungimento del quorum per i referendum, che, è bene ricordare, sono validi solo se si recano alle urne il 50% più uno degli aventi diritto; 3) il risparmio delle spese amministrative per i seggi, calcolate all’incirca in 200 milioni di euro.
I quesiti referendari abrogativi ammessi dalla Corte costituzionale sono cinque e vertono tutti sul tema della giustizia: 1) la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura; 2) l’abolizione della legge Severino; 3) i limiti agli abusi della custodia cautelare; 4) la separazione delle funzioni dei magistrati; 5) l’equa valutazione degli stessi magistrati.
Per quanto riguarda, poi, il rinnovo del Consigli comunali, c’è da sottolineare un’importante novità, infatti, martedì 5 aprile 2022 il Senato italiano ha approvato in via definitiva il disegno di legge che eleva a tre il numero di mandati consecutivi consentiti ai sindaci dei Comuni che hanno dai 3mila ai 5mila abitanti.
Per i Comuni con 5mila abitanti e oltre il limite dei mandati consecutivi resta quello stabilito di due, con la possibilità di una terza rielezione solo nel caso in cui uno dei due mandati sia durato meno di due anni, sei mesi e un giorno, e non sia stato interrotto da dimissioni volontarie.
Per i Comuni con meno di 3mila abitanti, invece, era già possibile essere rieletti per tre mandati consecutivi.
Alla luce di quanto esposto, la norma - che entra in vigore praticamente da subito - non influirà sulle amministrative di giugno qui nel Sannio, perché a Limatola (popolazione legale 4.077) il sindaco uscente Domenico Parisi è al suo primo mandato, mentre la casa comunale di San Marco dei Cavoti (popolazione legale 3.544) viene traghettata alle elezioni da un commissario prefettizio.
Il discorso, invece, cambierà e di molto per le comunali a venire, ma - per dirla alla Rossella O’Hara - “Dopotutto, domani è un altro giorno”.
ANNAMARIA GANGALE