Riaccendere la passione per l'ìoggetto fatto a mano In primo piano

Le 45 città della ceramica italiane in mostra a Palazzo del Genio di Cerreto Sannita: un Grand Tour alla scoperta della ceramica artistica e tradizionale. Gli spazi espositivi, inaugurati alla presenza dell’assessore regionale al Turismo Felice Casucci, resteranno aperti al pubblico fino al 26 settembre, dove sarà possibile ammirare creazioni uniche, originali, capaci di affascinare, suscitare emozioni, infondere desiderio.

Promotori dell’iniziativa Lucio Rubano ed Elvio Sagnella, in stretta collaborazione con la CNA Campania Nord. “Per noi è un obbligo stare al fianco degli artigiani ­ -ha affermato Giuseppe Oliviero, presidente CNA- soprattutto quando hanno la capacità di mettersi insieme e fare del valore identitario un valore commerciale. Quel valore, cioè, che nel prodotto di alta qualità già esiste ma che si aggiunge perché ha una storia, racconta il territorio. E chi come noi vive questi territori, sa che ne hanno molto bisogno: attraverso iniziative come queste è possibile rimettere in piedi l’economia delle aree interne”.

Da questi piccoli centri i giovani vanno via e le botteghe artigiane quasi scompaiono: come si riaccende la passione per questi antichi-nuovi mestieri?

Dobbiamo fare di più come organizzazioni datoriali, deve fare di più la politica, ma dobbiamo essere bravi –lo ribadisco- a raccontare una storia. I giovani si affascinano a mestieri e ad iniziative che hanno dentro una storia ma anche tanta innovazione. Creare appeal nei territori significa fare delle politiche a favore dei giovani che possano riprendere questi percorsi, a partire dalle scuole: le scuole di arti&mestieri le abbiamo abbandonate. Oggi i giovani sono avviliti nell'avvicinarsi a questo mondo, perché vedono l’acquisizione di alcune competenze troppo lontane. Non è così. Le nostre botteghe sono capaci di trasferire sapere, trasferire know how, dobbiamo essere bravi a creare dei percorsi. Noi lo stiamo facendo portando tanti nostri maestri nelle scuole, però bisogna strutturare delle proposte che rimettono al centro l'artigianato, come la ceramica”.

Un modello replicabile in altri settori del… fatto a mano. “Esatto, penso alle falegnamerie, alla sartoria, all'arte del corallo, alle tante eccellenze che possono rimettere i nostri territori al centro delle dinamiche economiche”.

Davide Rampello chiama queste persone Beni culturali viventi.

Un esempio è stata l’arte dei pizzaioli, riconosciuta come bene immateriale dell’Unesco. Non è la pizza il bene in sé, ma è l’arte di chi fa la pizza. Quindi dietro c'è il sapere, la cultura, il voler fare, le famiglie degli antichi pizzaioli che si sono trasmessi una competenza: penso sia questa la “traccia” su cui lavorare”.

GIUSEPPE CHIUSOLO 

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