Tarsu 2009, il Comune di Benevento precisa: 'Diffuse notizie inesatte e che generano confusione' In primo piano

In riscontro alle notizie apparse su alcuni organi di stampa relativamente alla presunta prescrizione degli avvisi Tarsu 2009 inviati nel 2015 a cittadini inadempienti, il Comune di Benevento - al fine di fare chiarezza - precisa che la questione è stata oggetto di attenzione dinanzi a diverse Sezioni della Commissione Tributaria di Benevento sin dai primi mesi dello scorso anno e già dallo scorso luglio sono state depositate le prime pronunce, peraltro, in moltissimi casi favorevoli al Comune e in taluni casi anche con condanna del contribuente alle spese processuali.

Pertanto, appare inconsistente il dedotto inopportunamente generalizzato da alcuni contribuenti relativamente ad una sentenza emessa solo a loro favore da una delle Sezioni della Commissione tributaria (sentenza, peraltro, di primo grado).

Tale pronuncia non tiene conto delle ragioni del Comune che inconfutabilmente dimostrano che non vi è decadenza e prescrizione, atteso che il versamento per la Tarsu 2009, stante l’ottemperanza alla Finanziaria 2007 (normativa referente) avrebbe dovuto essere effettuato entro l’anno 2010 (i versamenti sono stati richiesti in tale anno), per cui l’Ente avrebbe potuto notificare gli avvisi di accertamento entro il 31 dicembre 2015. Oltretutto, il Comune ha anticipato l’avvio dell’accertamento con un sollecito di pagamento che costituisce atto interruttivo della prescrizione nell’anno 2012 e pertanto la scadenza si sposta ulteriormente nell’anno 2017.

La sentenza in oggetto, dunque, non solo trascura di valutare atti presentati dall’Ente ma si esprime diversamente, come riconosciuto dallo stesso dispositivo, da un orientamento tenuto dalla stessa Sezione o da altre sezioni della Commissione stessa. Per queste ragioni, il Comune procederà all’impugnativa di detta sentenza dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Le notizie apparse non hanno quindi tenuto conto che una sentenza favorevole ad alcuni contribuenti, peraltro appellabile, non può essere divulgata quale unico “responso” delle quattro sezioni di volta in volta interpellate.

Nel ribadire la correttezza della procedura attivata dai competenti uffici comunali, è di tutta evidenza che comunicati generalisti diventano fuorvianti per la opinione pubblica e generano confusione e aspettative in una materia già molto complessa.

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