TELESE TERME - La Fondazione Romano ospita Piero Antonio Toma curatore della II edizione del volume 'Tentazioni' In primo piano

Mercoledì 10 gennaio, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano di Telese Terme ospita il giornalista Piero Antonio Toma, curatore della seconda edizione del volume. All'incontro, coordinato da Felice Casucci, si presenta il libro Tentazione e altri racconti, Compagnia dei Trovatori Edizioni, 2017.

Diciotto brevi narrazioni di Domenico Rea che rivelano la ben nota autenticità letteraria dell'autore. Il libro, uscito in edizione speciale, per i quarant'anni dalla prima pubblicazione, ha avuto una tiratura limitata: tutte le copie sono numerate da 1 a 495, quindi, nessuna copia è uguale alle altre.

Tra una tradizione che si fa leggenda e il nuovo boom economico, l'autore ritrova il suo stesso vissuto, rievocando la vita di quella povera gente dalla quale egli stesso proveniva.

I vicoli, i dolori, l'emigrazione, la solidarietà umana. Sono gli ultimi ad ascendere al cielo della letteratura.

Qui, il miglior Rea, stupisce i lettori, a metà strada fra “Spaccanapoli” e la “Ninfa plebea”.

Il cantautore Lino Blandizzi intonerà alcune canzoni da lui musicate su testi di Toma.

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Piero Antonio Toma, è giornalista professionista. Direttore di riviste e agenzie. Scrittore. Autore di biografie. Si è laureato all'Università di Napoli in Scienze Politiche con la prima tesi in Italia sulla Cina comunista. Ha collaborato a numerosi quotidiani, da Il Mattino al Corriere della Sera, alla Gazzetta del Mezzogiorno, a Il Sole 24 ORE, dove è rimasto per una ventina d'anni. Ha fondato e diretto l'agenzia stampa Informedia e numerosi periodici, da NAPOLI Guide a Vomero-news, per finire al mensile sulla diffusione del libro, Leggere Leggero. Collabora con Repubblica-Napoli. Autore di testi poetici tradotti in musica. Premi: Trofeo Chinnici, Pompei, Palizzi, Fanzago.

Lino Blandizzi, cantautore, festeggia i suoi 25 anni di attività. Allievo di Sergio Bruni, da qualche anno si è votato a tradurre in musica e a interpretare alla chitarra e al piano poesie di grandi autori (Eduardo De Filippo, Luigi Compagnone, AnnaMaria Ortese, ecc..) con titoli legati ai grandi temi sociali e comunitari, come l'acqua bene limitato, la diffusione della lingua italiana all'estero, l'educazione a indossare il casco, la tutela dei beni artistici e culturali, l'accoglienza delle migranti, il destino dei giovani costretti a oltrepassare le frontiere nazionali per ragioni di lavoro o di studio, il Mediterraneo trasformato in un luogo di morte, un inno di speranza per il nostro Paese. Alcuni suoi cd sono inseriti in libri e romanzi. Per i suoi impegni anche di docente musicale, il Comune di Napoli, gli ha consegnato una targa di benemerenza “per aver speso il suo talento a favore di Napoli, della scuola, dei bambini Saharawi, delle ospiti del carcere femminile di Pozzuoli, per aver saputo cogliere in musica i versi di alcuni grandi poeti, e per aver contribuito con la sua canzone Abbiccì alla diffusione della lingua italiana in Francia”.

Domenico Rea (Napoli 1921 - ivi 1994) si mise in luce con alcune raccolte di racconti: Spaccanapoli, 1947; Gesù, fate luce, 1950; Quel che vide Cummeo, 1955; ispirate agli aspetti più umili e quotidiani della vita napoletana e del Mezzogiorno in genere. Collaboratore di numerosi quotidiani “Corriere della sera”, “Il Mattino”, ecc., autore di romanzi: Ritratto di maggio, 1953; Una vampata di rossore, 1959 e di testi teatrali Le formicole rosse, 1948; Re Mida, 1979, continuò a scrivere anche raccolte di novelle e prose: Il re e il lustrascarpe, 1960; La signora è una vagabonda, 1968; Diario napoletano, 1971; Tentazione e altri racconti, 1976; Il fondaco nudo, 1985; Pensieri della notte, 1987; ricche di raffigurazioni drammatiche e umoristiche di personaggi, situazioni e ambienti.

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