Un sorso d'acqua e poi la firma: Mastella mette fine al ''caso tetracloroetilene'' In primo piano

Un brindisi con l’acqua “incriminata” e poi la firma dell’ordinanza che ne ripristina la potabilità in numerosi quartieri cittadini: è così che il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, stamattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Mosti, ha messo fine al “caso tetracloroetilene”, che nel giro di neppure 48 ore ha tenuto con “l’acqua alla gola” migliaia di cittadini.

Ma facciamo un piccolo riassunto: nella serata di giovedì 17 novembre il primo inquilino di Palazzo Mosti emana un’ordinanza per vietare l’utilizzo potabile della risorsa idrica distribuita dai pozzi di Pezzapiana a causa di una elevata presenza della sostanza chimica nella falda cittadina.

Un atto dovuto in quanto l’Asl, sempre nella giornata di giovedì, aveva comunicato di aver rilevato valori di tetracloroetilene fino al 250%.

Da subito sono partite una serie di analisi, ma decisive si sono rivelate le ultime condotte dall’Arpac e dalle quali è emersa una presenza nella norma di tetracloroetilene nelle acque prelevate da più punti, confermando quindi le analisi precedenti di Gesesa e Comune, ovvero, valori sempre inferiori e/o di poco superiori all’1% di tetracloroetilene.

Per Mastella il risultato dell’Asl è alquanto sospetto: “Nessuna delle rilevazioni interne si avvicina, neanche lontanamente, a quanto accertato dall’Asl. I tecnici mi dicono che pur essendo teoricamente possibile l’esistenza di un dato improvviso e anomalo la differenza è inspiegabile. Per capirci, persino a Solofra, dove alcuni pozzi presentano una situazione realmente preoccupante per la presenza degli agenti chimici delle industrie, il dato è altissimo ma non supera mai il 70%”.

Tutto è bene quel che finisce bene, essì perché dal panico alle opportunità il passo è stato breve, difatti, questa criticità ha portato ad un pacchetto di interventi da parte della Regione Campania.

Sempre stamattina - dopo un vertice che ha coinvolto il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, Arpac, Asl e tutte le componenti interessate - la Regione ha stabilito di finanziare una serie di misure, ovvero: sarà completato il Piano di Caratterizzazione dei pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana e l’uso dei carboni attivi per filtrare l’acqua. Presto, poi, e in attesa delle acque della Diga di Campolattaro, ci sarà trasferita l’acqua di Solopaca, con un conduttore dedicato esclusivamente a Benevento.

Ironica la chiosa di Mastella: “Non date retta a corvi e cornacchie, avete bevuto sempre acqua assolutamente potabile”.

Ecco, di seguito, la nota stampa ufficiale emanata dal Comune di Benevento.

Preso atto che in data odierna l’ASL di Benevento - Dipartimento di Prevenzione UOC Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha comunicato al sindaco di poter emettere una ordinanza sindacale di ripristino “a scopo potabile” di utilizzo delle acque di distribuzione dei pozzi di Pezzapiana e atteso che gli esiti analitici comunicati dall’ARPAC - BN alle ore 11.59 del 19.11.2022 e comunicati all’ASL determinavano che il valore parametrico del tetracloroetilene rientra nei parametri previsti dal D. Lgs. n. 31/2001, è stata emessa oggi un’ordinanza sindacale che revoca il divieto di utilizzo, in via temporanea, di acqua potabile per tutti i cittadini allacciati all’acquedotto pubblico nelle seguenti zone della città: Rione Libertà-Rione Ferrovia-Rione Triggio-Rione Santa Maria degli Angeli-Centro storico-Corso Garibaldi e traverse fino a piazza Guerrazzi-Rione Ponticelli-Contrada San Vito-Contrada Pezzapiana-Contrada San Marco-Contrada San Chririco-Contrada Acquafredda-Contrada Ripamorta-Contrada Ripazecca-Contrada Torre Alfieri-Epitaffio-Monte Pino-Via Castelpoto-Contrada CiancelleContrada Serretelle-Contrada Gran Potenza-Contrada Madonna della Salute-Contrada Montecalvo.

ANNAMARIA GANGALE