Vicenda pronto soccorso: il ''Sant'Alfonso'' non è in agonia... Ci pensa l'A.O. ''San Pio'' In primo piano

A partire dal 03/09/2018, presso l’A.O. “San Pio” di Benevento è stata avviata un’importante fase di sperimentazione che ha l’obiettivo di intraprendere il percorso per l’attivazione del Punto di Primo Intervento presso l’Ospedale Sant’Alfonso Maria dei Liguori di Sant’Agata dei Goti.

“La sperimentazione - si legge in una nota dell’Azienda Ospedaliera - prevede che, ferma restando la possibilità dell’utente di recarsi in qualunque momento presso l’Ospedale Sant’Alfonso qualora ne abbia bisogno, le ambulanze del 118 trasporteranno i pazienti su cui intervengono, direttamente nei Pronto Soccorsi più vicini valutando caso per caso le necessità clinico-assistenziali dell’utente. 

Ciò garantirà tempi di risposta non solo più rapidi, ma anche più sicuri dal momento che i pazienti abbisognevoli di cure urgenti, non verranno unicamente accompagnati presso il presidio più vicino, ma anche e soprattutto presso la struttura che, grazie alla presenza di una più ampia offerta specialistica, potrà fornire le prestazioni del caso in un tempo più breve in quanto non aggravato dal tempo necessario per il primo inquadramento del paziente e per l’individuazione della struttura in cui trasferirlo secondariamente.

Una scelta dettata dalla riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Campania avvenuta con il nuovo Piano Ospedaliero formalizzato con DCA 8 del 2018 e, soprattutto, una scelta opportuna visto che, dai dati di attività, il ricorso al Pronto Soccorso del Sant’Alfonso tramite il 118 risulta essere contenuto.

La sperimentazione - prosegue la nota - è stata fortemente voluta sia dal management che dagli operatori che operano in prima linea al fine di non assumere scelte affrettate prima che il nosocomio sia pronto a gestire effettivamente l’emergenza secondo il nuovo assetto e prima che la popolazione ne sia capillarmente informata.

Per tutta la sua durata, tra l’altro, sarà attivo un attento monitoraggio volto ad individuare eventuali criticità e a valutare la necessità di porre in essere gli opportuni correttivi organizzativi.

Nessuna preoccupazione per i pazienti che si saranno recati con mezzi propri presso il Nosocomio di Sant’Agata tenuto conto che il Punto di Primo Intervento ha sede in un ospedale fornito di tutte le specialità di base necessarie alla gestione delle principali condizioni cliniche. In ogni caso, anche i pazienti pervenuti spontaneamente al Sant’Alfonso, laddove necessario, grazie all’organizzazione di un efficiente trasporto secondario, continueranno ad essere prontamente trasportati al DEA di riferimento”.

In questo modo, dunque - sottolinea Elvio De Blasio, storico primario della Rianimazione del Rummo e riconosciuto esperto a livello nazionale di emergenza/urgenza - adottando il concetto di rete delle patologie tempo-dipendenti, per i pazienti più critici si salvano le vite (come già avviene in questa Provincia grazie alla istituzione della rete IMA), mentre per quelli meno critici l’ospedale continua a offrire una risposta soddisfacente in virtù anche della presenza nella struttura di rianimatori che possono gestire i pazienti che evolvono verso condizioni di maggiore gravità”.

Il San Pio, comunque, porrà in essere tutte le azioni necessarie a garantire la corretta gestione dell’emergenza nella propria area di competenza territoriale lasciando aperto e auspicandosi - fa sapere il direttore generale Renato Pizzuti (foto) - un assiduo e proficuo dialogo e confronto con le istituzioni locali che per loro natura e mandato devono collaborare e compartecipare tra loro per tutelare i propri cittadini”.